Mezzago, comune interviene sulle morosità mensa. Opposizione: “Propaganda”

L’amministrazione di Mezzago interviene sulle morosità pregresse della mensa dell’Istituto Comprensivo.
L’esecutivo Rivabeni mette mano alla questione morosità della mensa dell’Istituto Comprensivo.
L’argomento è finito al centro dell’ultima seduta consiliare di Mezzago. L’analisi si è soffermata in particolare sui mancati incassi da parte del comune dal 2015 al 2019, per un ammanco di 166mila euro. “Qui non ci saranno paste in bianco né provvedimenti di questo genere”, ha rassicurato il sindaco Massimiliano Rivabeni, in riferimento alla misura invece messa in atto e subito ritirata ad Usmate dal gestore della ristorazione.
Il dato significativo, segnala l’amministrazione, è che le analisi hanno evidenziato che soltanto l’11% del credito è riconducibile a famiglie che versano in una situazione di grave fragilità, mentre l’89% dell’importo non pagato è riconducibile a famiglie tenute a pagare il servizio, in relazione all’ISEE presentato.
Un’azione, il tentativo di recupero dei crediti, che secondo l’attuale esecutivo, Mezzago Democratica non ha mai portato avanti, ad eccezione di due solleciti informali fatti nel 2018 e nel 2019, soltanto una volta trasferita la responsabilità dal Comune di Mezzago all’Unione dei Comuni di Bellusco e Mezzago. L’amministrazione, approvato l’atto di indirizzo in consiglio, ha quindi deciso di muoversi per provare a recuperare la somma.
“L’approvazione dell’atto porta il Comune ad adottare tutte le misure previste dalla legge per il recupero del credito, che prevederanno un primo tentativo di recupero bonario a cui seguiranno, in caso di insuccesso, ulteriori procedure di riscossione anche coattive, come ad esempio: la cessione del credito a società di recupero specializzate, l’affidamento ad uno studio legale per il recupero, la messa a ruolo e l’affidamento del recupero all’Agenzia delle Entrate”.
Contrariata la nota di Mezzago Democratica, che ha ravvisato nella maggioranza la volontà di propaganda attraverso questa azione. Ricordando al contempo lo sforzo profuso nei cinque anni passati per venire incontro proprio alle esigenze delle famiglie più disagiate, quali i microcrediti, le borse lavoro, la dote scuola o le nuove fasce di esenzione.
Aiuti messi in campo nonostante le difficoltà di un piccolo ente che come altri ha sofferto il blocco imposto dalle norme sull’austerity. Questo anche per far capire che il recupero delle somme non sarà un percorso semplice.