Questura di Monza, la Cisl sulle criticità dell’Ufficio Immigrazione: “Serve nuovo personale”

Questura di Monza, le criticità dell’Ufficio Immigrazione: MBNews ne ha parlato con Annalisa Caron, Presidente Anolf Monza Brianza e Giancarlo Baroni, Segretario Generale Siulp Monza e Brianza.
E’ trascorso ormai un anno dall’apertura della Questura di Monza e Brianza. Sono stati 365 giorni importanti per la provincia lombarda, ma segnati anche da diverse criticità causate principalmente dell’esigua dotazione di personale. Da un lato i tempi biblici per il rilascio dei passaporti (ora fortunatamente in miglioramento), dall’altro le lungaggini legate all’Ufficio Immigrazione. MBNews ne ha parlato con Annalisa Caron, Presidente Anolf Monza Brianza e Giancarlo Baroni, Segretario Generale Siulp Monza e Brianza.
Nuova Questura, nuove criticità
“Come è noto la nostra provincia, pur essendo di dimensioni piuttosto modeste, ha un’alta densità abitativa (2156 abitanti per Kmq), tanto da essere la seconda in Italia, subito dopo Napoli. C’era pertanto da attendersi che la richiesta di alcune tipologie di servizi fosse fin da subito consistente. I sindacati di Polizia hanno più volte denunciato le carenze strutturali e di conseguenza le difficili condizioni di lavoro per gli operatori presenti”, spiega Annalisa Caron.
“La stampa locale settimanalmente ha ospitato le lettere di cittadini e amministratori locali che si lamentavano delle lunghe attese per i passaporti; fortunatamente questo problema sembrerebbe essere in via di risoluzione (come peraltro confermato dal Questore direttamente a MBNews ndr) grazie all’arrivo di nuovo personale e a una riorganizzazione dell’attività, volta a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini”.
Ufficio Immigrazione della Questura in difficoltà
“Poco invece si è detto o si è scritto sulle difficili condizioni in cui versa l’Ufficio Immigrazione della stessa Questura, che deve garantire il rinnovo dei titoli di soggiorno a circa 45.000 cittadini extracomunitari che da anni vivono e lavorano nel nostro territorio. I tempi di attesa per il foto segnalamento si attestano sui 13/14 mesi, ovvero, spedisco oggi la domanda di rinnovo o aggiornamento del mio permesso di soggiorno e riceverò un appuntamento per il foto segnalamento per aprile 2021. Non va dimenticato che con il passaggio da Commissariato a Questura, anche l’Ufficio Immigrazione ha dovuto dotarsi di nuovi servizi e uffici le cui competenze in passato erano demandate alla Questura Centrale di Milano. Per affrontare pertanto i nuovi compiti e ridurre i tempi di attesa, rendendo più gestibile il complesso lavoro dei funzionari di Polizia, il personale dovrebbe essere almeno triplicato. Anche gli spazi fisici dell’Ufficio sono insufficienti, se si considera la mole dell’attività che viene svolta quotidianamente”.
Punto informativo per stranieri grazie ai sindacati
“Il protocollo sottoscritto dalla Cisl Monza Brianza Lecco insieme a CGIL e UIL prevede, in via sperimentale, la presenza di un punto informativo a disposizione dei cittadini stranieri e non, presso l’Ufficio Immigrazione una volta la settimana, con lo scopo di offrire un supporto, nel rispetto dei reciproci ruoli, a un’attività importante per una quota non trascurabile di abitanti di questa provincia”.
“Ci attendiamo che diventino realtà le parole spese dal vice ministro dell’Interno Matteo Mauri, in occasione della sua recente visita a Monza, riguardo al potenziamento dell’organico, affinché tutti i cittadini possano avere garantita non solo la sicurezza ma anche tutti gli altri importanti servizi che questa Istituzione garantisce”, ha concluso Annalisa Caron.
Il punti di vista della Siulp
Sulla questione abbiamo accolto anche il punto di vista di Giancarlo Baroni, Segretario Generale Siulp Monza e Brianza, in una breve intervista.
Dove nasce il problema del rilascio permessi di soggiorno?
“Tutti i problemi organizzativi della Questura hanno una sola risposta: è necessario un aumento di organico che, ricordo per inciso, non ha ancora neanche raggiunto la quota prevista. A quasi un anno dalla sua costituzione non siamo neanche al numero (185) che era stato considerato necessario per il funzionamento di tutte le sue articolazioni”.
“Ci tengo inoltre ad aggiungere che la nostra organizzazione sindacale aveva sin da subito (ovvero ancor prima della costituzione dell’organico), lamentato l’inadeguatezza dei numeri indicati (168 operatori nella prima versione). Abbiamo redatto un report che voleva essere un contributo all’analisi delle caratteristiche del territorio che viviamo ogni giorno… Purtroppo però, siamo ancora qui a parlarne”.
Dopo i passaporti anche i permessi di soggiorno?
“L’ordine dell’elencazione non corrisponde a un ordine di priorità, non per noi. Quando abbiamo affrontato l’argomento passaporti, abbiamo chiarito in tutti i modi possibili, che si trattava della punta dell’iceberg. La carenza di organico riguarda tutti gli ambiti, tuttavia sembra che alcuni destino maggior interesse nel breve termine”.
Come intendete agire?
“Dal punto di vista operativo, alle condizioni date, si sta facendo il meglio che si possa fare sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista dell’impegno. L’interesse e il diritto degli stranieri ad avere una rapida valutazione della propria posizione sul territorio nazionale e quindi il permesso di soggiorno, al pari del diritto al rilascio del passaporto o alla sicurezza del territorio o ancora all’ordine pubblico sono chiari, imprescindibili e fondamentali obiettivi ai quali si sta tendendo con tutte le energie”.
Cosa intende fare il Siulp?
“Intendiamo proseguire nel contributo proattivo nel campo in cui si può muovere un’organizzazione sindacale che ha come obiettivo la costruzione, il miglioramento di quella che è una casa comune dove i cittadini, gli operatori di Polizia e i cittadini operatori di Polizia (perché un disservizio si riverbera su tutti) possano trovare il meglio”.