Effetto Coronavirus, Salone del Mobile rimandato. Gli artigiani: “Riprogrammiamo la ripresa”

26 febbraio 2020 | 16:31
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Effetto Coronavirus, Salone del Mobile rimandato. Gli artigiani: “Riprogrammiamo la ripresa”

Salone del Mobile rimandato a giugno. Apa Confartigianato rassicura: niente panico, riprogrammiamo l’economia

Avanza l’emergenza sanitaria. COVID-19 stringe d’assedio l’economia Lombarda e mette a segno un duro colpo anche per gli artigiani brianzoli. La notizia è che il Salone Internazionale del Mobile, tra le più importanti fiere a livello mondiale e punto d’incontro tra gli operatori del settore, non si farà più, come da calendario dal 21 al 26 aprile, ma sarà posticipato dal 6 al 21 giugno. Uno slittamento che ha creato una serie di timori. Di danni soprattutto, stimanti intorno ai 120 milioni di euro.

Una decisione sofferta, ma sicuramente ben ponderata, quella presa dal sindaco di Milano Bebbe Sala assieme al presidente del Salone del Mobile Claudio Luti e dal presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini, che visto il perdurare dell’emergenza sanitaria hanno preferito spostare la manifestazione.

Per quanto siano in tanti, gli artigiani brianzoli che ogni anno partecipano alla fiera, niente panico. Il posticipo non causerà danni diretti alle imprese. Una prima rassicurazione è arrivata a stretto giro di posta dal sindaco Sala: “Chiedo agli operatori del settore dell’arredamento uno sforzo. Dobbiamo lavorare perché il virus non si diffonda, ma non si deve nemmeno diffondere il virus della sfiducia. Milano deve andare avanti”. E con la città meneghina anche tutta la provincia brianzola.

A rafforzare l’affermazione, è stato il neo segretario generale di Apa Confartigianato Monza e Brianza, Enrico Brambilla: “Se da una parte – spiega -, la posticipazione dell’evento fieristico non sarà del tutto indolore, soprattutto per quegli artigiani che saranno costretti a riorganizzarsi, rispetto ad aprile in un clima pre estivo potenzialmente meno favorevole, dobbiamo guardare al danno minore. Piuttosto che correre rischi ulteriori, il nostro punto di vista è quello di fare le cose per bene, con maggiore calma, sperando che a giugno la situazione si sia calmata. In questo modo, si spera, sarà anche garantita una maggiore affluenza e quindi una maggiore visibilità degli stand”. In tutto questo fermento, ci tiene, il neo segretario tende entrambe le mani ad ogni artigiano lanciando un messaggio positivo: “Proprio in questi giorni – ha spiegato -, abbiamo avviato degli sportelli virtuali  così da poter accogliere ogni richiesta di aiuto e di supporto alle imprese”. E se i settori messi in difficoltà sono del tutto eterogenei – dal mondo della ristorazione, al mondo dei trasporti -, Enrico Brambilla ha poi posto l’accento su come l’associazione di categoria stia avviando una serie di trattative con le principali autorità locali e nazionali: “Giusto ieri – ha raccontato – abbiamo incontrato il ministro dello sviluppo EconomicoStefano Patuanelli. La volontà è quella che vengano prese misure anche al di fuori della “zona rossa”, allargando quindi le agevolazioni, come ad esempio la sospensione dei mutui, la cassa integrazione in deroga e la pressione fiscale, in zone più estese. Da parte nostra – conclude – stiamo mettendo il massimo impegno. Quello che chiediamo a tutti gli imprenditori è di non arrendersi, ma di guardare avanti riprogrammando al meglio la ripresa“.