Usmate, scintille in consiglio sulla proposta di un nuovo mercato a Velate

Toni accesi in consiglio comunale ad Usmate per l’istituzione di un mercato rionale a Velate Inferiore.
Il mercato di frazione arroventa il clima politico usmatese.
Seduta di fuoco, quella che lunedì ha visto alzare i toni al punto all’ordine del giorno riguardante l’istituzione del mercato di frazione a Velate, nell’area del “centro commerciale”, il piccolo quartiere di esercizi commerciali che sorge in via Anna Frank.
Un’azione portata avanti nei mesi scorsi dal gruppo della Lega, nella fattispecie nella persona del consigliere Stefano Vimercati, che ha raccolto le firme di 16 esercenti del complesso da allegare alla mozione, facendosi loro portavoce in comune. Obiettivo, ridare vitalità alla zona inferiore della frazione. A fronte di un piccolo mercato settimanale rionale che già è presente nella zona alta.
Durante il consiglio comunale in cui si è discusso il punto, il vicesindaco Pasquale De Sena ha dato lettura della missiva, sottoscritta da 9 dei 16 esercenti interessati nelle scorse settimane, in cui i firmatari annullano quanto firmato in precedenza.
Questo perchè sul documento della Lega non veniva fatta menzione di alcun patrocinio da parte del partito locale del carroccio, ma si parlava soltanto di iniziativa del “nostro centro commerciale”, come se l’idea fosse partita dai commercianti.
“Gli esercizi commerciali, alcuni di pubblica utilità e a rilevanza sociale – si legge nelle motivazioni additte nella lettera ripresa da De Sena in assise – ritengono fondamentale mantenere una assoluta imparzialità politica e pertanto non intendono delegare alcun gruppo politico a rappresentarli in consiglio comunale“.
“Un fatto gravissimo”, ha commentato il vicesindaco l’accaduto in consiglio, una procedura a suo dire scorretta, portata avanti dalla Lega. Un commento che però i consiglieri leghisti Vimercati e Alberti non hanno digerito, insorgendo.
“Ma i commercianti cosa pensavano di firmare quando hanno visionato e sottoscritto il documento? – hanno sbottato Vimercati e Alberti – non è stato fatto nessun gioco sporco, è normale che qualsiasi istanza dei cittadini debba essere passare in consiglio comunale attraverso un gruppo consiliare. Da parte vostra, invece, questo è l’ennesimo tentativo di mantenere il controllo sui cittadini”.
Oltre alla polemica politica, il vicesindaco ha riferito inoltre motivazioni di carattere normativo del perchè un mercato in quella zona risulti sostanzialmente impraticabile.
Su tutte, il numero di posti auto che deve essere garantito, e che per una legge regionale del 2013 prorogata, al momento non consente di istituire nuovi posti auto destinati ai mercati.