Coronavirus, il commercio cittadino è risorsa nell’emergenza

5 marzo 2020 | 00:00
Share0
Coronavirus, il commercio cittadino è risorsa nell’emergenza

I commercianti del vimercatese alle prese con la “crisi da coronavirus”, affrontano l’emergenza in modo diverso da paese a paese.

Commercianti in sofferenza, affrontano la “crisi nella crisi” in maniera diversa, nel raggio di pochi chilometri di distanza.

Come in varie zone delle regioni più colpite in questa fase iniziale, l’emergenza coronavirus (anche a causa della forza mediatica) sta avendo un’incidenza negativa evidente anche sulle attività dei comuni del vimercatese.

A pesare sono specialmente le indicazioni di permanenza nei luoghi pubblici da parte delle autorità competenti, diffuse dalle regioni e a livello nazionale. Proprio nei giorni scorsi, una serie di comuni, tra cui Usmate e Concorezzo, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione promossa da ConfCommercio, delegazione Milano Monza Brianza Lodi, insieme alle associazioni di categoria, istituzioni ed esercenti, che esorta di fatto gli utenti, attraverso cartelli esposti fuori dagli esercizi di vicinato, ad entrare “senza paura” nei negozi di paese, dandone al contempo modo di lavorare.

La campagna non è piaciuta però a tutti. Ad Usmate la Lega cittadina ha polemizzato sull’iniziativa sponsorizzata dal sindaco Lisa Mandelli e dal vicesindaco Pasquale De Sena, chiedendo l’applicazione di misure sostanziali, e non solo emozionali, in favore della classe dei commercianti.

Tra queste, per esemplificare, vengono citati il taglio dell’addizionale comunale Irpef, l’azzeramento della Tari, un voucher o card gratuita da spendere nei negozi del territorio cittadino. O ancora, un aiuto economico per sostenere il pagamento dei canoni di locazione o un mercato nei centri di Velate e Usmate con esposizione dedicata ai soli commercianti locali. Insomma, modalità diverse di sgravio economico per far fronte al momento no.

CRISI DEL COMMERCIO, “RISORSA” A CONCOREZZO

A Concorezzo, invece, il problema del commercio locale viene “sfruttato” per risolvere quello “ordinario” della spesa difficoltosa per le persone anziane. Quindi, volendo vedere, si tratta di una rilettura positiva della problematica.

L’Associazione Commercianti, su suggerimento dell’amministrazione, ha chiesto infatti alle attività commerciali interessate di comunicare la disponibilità per la consegna a domicilio della spesa, e in questi giorni pubblicherà i numeri telefonici degli aderenti sui suoi canali, per la richiesta di questo servizio da parte del cittadino.

“Un’idea che credo possa venire incontro alla doppia esigenza, dei commercianti e di chi necessita per condizioni particolari della consegna della spesa direttamente a casa – ha spiegato il sindaco Mauro Capitanio – Per cui l’Associazione Commercianti si è attivata subito coordinando l’iniziativa per fornire questo tipo di supporto, e il volantino con i numeri di telefono degli aderenti sta girando in paese. Sarà un modo per fare rete tra gli stessi commercianti: se al cittadino serve pane e frutta, il panettiere può fare un unico giro prendendo in consegna e consegnando a casa dell’utente anche la frutta.

Aggiungo che abbiamo potenziato, in questo momento delicato, anche la consegna dei pasti a domicilio gestita dal comune, estendendo l’utenza che normalmente ha la possibilità di richiedere il servizio. Utenza a cui, se impossibilitata, il comune procura anche i medicinali”. Idee lanciate anche dal gruppo La Rondine, che l’amministrazione, e l’associazione Commercianti, hanno subito messo in atto. Alcune di queste potrebbero essere confermate anche finita la fase dell’emergenza, ha spiegato il sindaco.

Tra Usmate e Concorezzo la differenza è il modo diverso di affrontare l’emergenza.