Coronavirus, stato di agitazione lavoratori dell’azienda Sangalli. “Vogliamo risposte”

I sindacati hanno così deciso di dichiarare lo stato d’agitazione e di richiedere un incontro urgente presso la Prefettura di Monza.
L’organizzazione sindacale FlaicaUniti – CUB comunica di aver dichiarato lo stato d’agitazione tra i lavoratori dei servizi di Igiene Ambientale dei comuni di Monza e Sesto S. Giovanni, tutti dipendenti della Sangalli Giancarlo & C. e operanti presso il cantiere sito in Viale E. Fermi, 35 a Monza.
“A seguito dell’emergenza COVID-19, la nostra o.s. ha inviato all’azienda tre missive – datate 10, 13 e 17 marzo a.c. – per evidenziare procedure non particolarmente approfondite di sanificazione dei mezzi, la mancanza di adeguata strumentazione e formazione tra gli operatori per il trattamento dei rifiuti potenzialmente infetti, oltre che una carenza di dispositivi di protezione individuale, a partire dalle mascherine. L’azienda, sottraendosi inizialmente al confronto, ha emanato una serie di circolari per indicare che si sarebbe dotata di dispositivi di protezione individuale adeguati, comprese le mascherine che però sono state distribuite solo a pochi lavoratori” si legge nella nota stampa diffusa.
“Soltanto in data 20.03.2020 è stato organizzato un incontro in teleconferenza dove i delegati sindacali hanno potuto esporre le varie mancanze e sollevare il problema della sospensione, verificatasi a seguito delle direttive del DPCM 11.03.2020, di tutti i servizi di refezione offerti dai ristoranti convenzionati con l’azienda, ma che comunque non ha cancellato la necessità di nutrirsi per i lavoratori e che ora si trovano senza alcun servizio sostitutivo per il pranzo. Purtroppo, abbiamo registrato, da parte della Direzione, una forte sottovalutazione delle problematiche presentategli.
Di conseguenza, per tutto quanto sopra, riteniamo che tale condizione lavorativa sia assolutamente inidonea al contrasto del contagio da Coronavirus e rischiosa per il bene salute dei lavoratori, dato che operano in costante e quotidiano contatto con la polvere e gli schizzi prodotti dalla compattazione, maneggiamento e spazzamento dei rifiuti urbani e che nelle ultime settimane si accumulano sempre di più rifiuti legati all’utilizzo di strumenti di tutela contro il contagio e pertanto possibilmente infetti”.
I sindacati hanno così deciso di dichiarare lo stato d’agitazione e di richiedere un incontro urgente presso la Prefettura di Monza. In mancanza di risposte concrete e di immediate e idonee misure adottate dalla società, i sindacati comunicano che si vedremo costretti a dichiarare uno sciopero immediato.