Truffe informatiche: cosa sono e come evitarle. Il punto con Federconsumatori MB

Truffe online: cosa sono e come evitarle. Ne abbiamo parlato con Alessandro Cherubin, presidente Federconsumatori MB.
Ci siamo cascati tutti, almeno una volta nella vita: una pubblicità ingannevole, un poster di uno sconto speciale, un link che prometteva di farci diventare ricchi perché era il nostro giorno fortunato. Sono inganni: alcuni studiati meglio di altri, a volte persino innocui, che attirano la nostra attenzione, ma che poi alla fine mostrano la loro vera natura.
In alcuni casi, però, la questione è molto più seria e si chiama truffa. Una delle più diffuse di questi ultimi anni prende il nome di “truffa informatica” e avviene esclusivamente sul web. Quello delle truffe online è un tema delicato, ma molto diffuso, anche sul nostro territorio. Per vederci chiaro, ne abbiamo parlato con Alessandro Cherubin, presidente di Federconsumatori di Monza e Brianza.
Truffe online: perché funzionano così bene?
«Le truffe online funzionano e anche molto – esordisce Alessandro Cherubin – specialmente perché sono fatte bene. Di solito parte tutto da una mail: c’è l’intestazione di una banca italiana ed il corpo del messaggio è scritto in modo perfetto, senza neanche un errore di ortografia. Un piccolo gioiello con un link: quello è l’inganno. L’utente lo preme e da lì chi vuole fare la truffa si ritrova le porte spalancate».
Incontriamo Alessandro Cherubin alla CGIL di Monza e Brianza, in via Premuda. In CGIL ci racconta che fa il volontario. Lui e il suo collega, Gustavo Strati (in foto qui sotto), si dividono tra le sedi di Federconsumatori MB, che sono tre in tutto: Monza, Seregno e Vimercate.
Ci racconta che ha iniziato a lavorare da giovanissimo e a 16 anni si è iscritto al sindacato. Adesso, dopo una lunga esperienza maturata sul campo, incontra gli utenti della camera del lavoro per fornire loro una consulenza. Lo fa anche sulle frodi online, ovvero quelle truffe studiate a tavolino per fregare denaro dal conto corrente di privati cittadini.
«E’ una cosa molto diffusa: in Brianza ci sono stati casi anche molto seri, fino a 50 mila euro tolti illecitamente. La cosa interessante è che un tipo di frode che non conosce limiti di età o di livello di studio: tutti potenzialmente possono cadere nella trappola. In questi anni abbiamo visto di tutto: giovani, anziani, uomini, donne, con diversi titoli di studio. Purtroppo cadere nella trappola è molto semplice, perché spesso leggiamo le mail in modo rapido e superficiale oppure non ci poniamo neanche il problema che ci possa essere una truffa dietro un semplice messaggio».
I consigli per evitare le truffe informatiche
«Evitare le truffe? E’ possibile – prosegue – e ci sono delle piccole cose che possiamo fare quotidianamente per prevenire il problema. Innanzitutto dobbiamo fare attenzione alle mail che riceviamo: dobbiamo sempre controllare il mittente, specialmente il dominio dell’indirizzo: quando non finisce per “it” e il presunto mittente è, ad esempio, una banca italiana, lì dobbiamo insospettirci. In quel caso il mio consiglio è provare a sentire la banca: loro sapranno certamente darvi una risposta sull’autenticità della mail. Attenzione, poi, al conto corrente: va controllato ogni giorno e se si può bisogna evitare di tenere troppi soldi sul conto. Differenziare con più banche si può fare, ma io consiglio di aprire un fondo di risparmio: in quel modo si è più tutelati».
Cosa fare se si cade nella trappola?
«Se però si cade nella truffa – ci spiega Cherubin – è importante denunciare. Molti non lo fanno perché si vergognano di dire che sono stati truffati. Bisogna superare questo blocco: denunciare è fondamentale, sia per se stessi, sia per gli altri. Noi non riusciamo a quantificare la grandezza del problema delle truffe online proprio perché c’è una sacca molto grande che non denuncia per paura di essere preso in giro o fare una figuraccia. Purtroppo, si tratta di un fenomeno molto diffuso».
«Cosa fare, quindi, se si è caduti in una truffa informatica? Tre step: chiamare la banca e bloccare il conto, fare la denuncia e infine, se si desidera andare a fondo alla questione, venire presso le nostre sedi. Lì analizzeremo bene il caso e capiremo che margini di azione ci sono per recuperare la somma di denaro. In questi anni abbiamo visto di tutto: da furti da 300 euro, a cifre più importanti, come 50 mila euro. Ma la regola d’oro è quella: denunciate. E’ un tema che potenzialmente ci riguarda tutti e noi siamo qui per affrontarlo insieme».
Orari e contatti di Federconsumatori MB
Le sedi di Federconsumatori MB sono tre e seguono i seguenti orari (su appuntamento): Monza, via Premuda 17, mercoledì 9.00-12.00 e giovedì 15.00-18.00; Vimercate, piazza Marconi 7, martedì 15.00-18.00; Seregno, via Umberto I 49, mercoledì 15.00-18.00.
E’ possibile anche contattare Federconsumatori all’indirizzo mail federconsumatorimb@federconsumatori.monzabrianza.it.