Varedo, accertato il primo caso di Coronavirus. È un dipendente comunale

5 marzo 2020 | 15:06
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Varedo, accertato il primo caso di Coronavirus. È un dipendente comunale

A darne notizia è la stessa Amministrazione brianzola che spiega si tratti di un dipendente comunale non residente in città.

Primo caso di Coronavirus a Varedo, confermato. La notizia è stata ufficializzata nel corso di questa mattina dal primo cittadino Filippo Vergani. Si tratta di un dipendente comunale, non residente a Varedo e assente dal lavoro da diversi giorni.

L’intero municipio è in fermento: “Da oltre 24h l’amministrazione – si legge in una nota stampa emessa dall’amministrazione comunale -,  è in stretto contatto sia con il dipendente sia con l’ATS Brianza. L’obiettivo è ora quello di guidare le procedure per risalire agli incontri tenuti da questa persona con il personale interno ed esterno.

“A Varedo – spiega Vergani – non c’è nessun focolaio e  diffondere panico non è mai di aiuto, men che meno in questa delicata situazione che ci interessa da oggi ancor più da vicino. Ad ogni modo – chiarisce – non c’è al momento alcun rischio per la cittadinanza e in caso di contatti diretti col dipendente in questione, se utile e doveroso, le persone interessate saranno direttamente e personalmente contattate dalle Autorità competenti”

Se è vero che un’amministrazione comunale deve essere chiara e trasparente, entrambi i gruppi di opposizione guidati rispettivamente da Stefano Zini (Pd) e Stefano Guagnetti (M5S) lamentano una tenuta scorretta da parte della giunta Vergani (Lega). “Non bisogna creare allarmismo – concordano i due capigruppo dell’opposizione -, ma se si parla di trasparenza, non è per niente corretto che la notizia venga data più di 24 ore dopo. Chiediamo ora alla giunta di fornire indicazioni più precise circa il ruolo di questo dipendente e, soprattutto di tenere in considerazione i capigruppo che in una situazione così grave non sono stati presi in considerazione. Essere trattati in questo modo, quando avevo chiesto espressamente di tenerci aggiornati – conclude Guagnetti – è davvero preoccupante perché riduce l’importanza del Consiglio comunale“.

Nel frattempo sono giunti nuovi aggiornamenti dall’amministrazione nella cui nota stampa si legge che il dipendente in questione  appartenente all’area dei servizi sociali ha rassicurato le autorità di non aver avuto contatti diretti con i cittadini  né di non essersi recata in missioni istituzionali esterne all’ente durante i giorni del contagio.

“Il dipendente stesso sta bene”, hanno rassicurato il sindaco Vergani e l’assessore Matteo Figini dopo aver raggiunto telefonicamente la persona interessata. “Le notizie sono quelle che il dipendente è sfebbrato, lucido e pronto per le dimissioni. I suoi ultimi controlli sono molto confortanti e si parla già di dimissioni per le prossime 24/48 ore”.

INFORMAZIONE DI SERVIZIO:


A fini meramente precauzionali fino al giorno 11 marzo compreso l’Ufficio servizi sociali resterà chiuso al pubblico: solo per le urgenze sono a disposizione le Assistenti Sociali e l’Assessore Matteo Figini, previo appuntamento telefonico e valutazione dell’opportunità reale di un incontro urgente.
Tutti gli altri uffici comunali sono aperti al pubblico e seguono i soliti orari, nel rispetto dell’ordinanza in vigore.

Articolo aggiornato alle ore 12.00 di venerdì 6 marzo