Coronavirus, AllertaLOM l’app per tracciare i contagi: ecco come funziona

1 aprile 2020 | 23:59
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Coronavirus, AllertaLOM l’app per tracciare i contagi: ecco come funziona

E’ arrivata anche in Italia un’app sul cellulare per tracciare la mappa del rischio di contagio da Coronavirus. Si chiama allertaLOM, ecco come funziona.

A distanza di un mese dall’inizio della pandemia di Coronavirus è arrivata anche in Italia un’app sul cellulare per tracciare la mappa del rischio di contagio. Si chiama allertaLOM ed è un’applicazione della Protezione civile, già esistente, utilizzata sinora per segnalare le allerte meteorologiche. A presentare l’intero progetto “CercaCovid”, in conferenza stampa, il vice presidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.

AllertaLOM: come funziona

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“Per aderire all’iniziativa basta scaricare l’app, AllertaLOM, dalle piattaforme Ios o Android e, oltre ai diversi servizi che ci sono, relativi al sistema della Protezione civile, troverete la scritta Coronavirus”, spiega Sala. “Per aiutarci a sconfiggere il COVID-19 bisogna compilare il questionario che vi viene proposto. Potrete aggiornarlo ogni giorno”.

Più nello specifico, dopo aver accettato l’informativa sulla privacy, agli utenti verrà chiesto: sesso, età, condizioni pregresse (sovrappeso, diabete, ipertensione); Comune e CAP in cui si abita e Comune e CAP in cui si lavora (nel caso si stia ancora uscendo per lavoro); se si hanno avuto contatti con persone positive o si è stati in locali che sono stati chiusi causa Covid19; sintomi (temperatura, perdita di gusto e olfatto, tosse, dolori muscolari, stanchezza, congiuntivite, diarrea).

Per chi avesse già l’app sul proprio cellulare da tempo, dovrà eseguire un aggiornamento per poter visualizzare la nuova sezione dedicata al Coronavirus.

E’ doveroso sottolineare che il questionario è completamente anonimo e le informazioni saranno utilizzate esclusivamente per le necessità sanitarie attuali.

“A cosa serve? Ai virologi – ha sottolineato Sala – e agli epidemiologi, per trarre una mappa del rischio di contagio che, anche grazie all’incrocio con altre banche dati, permetterà agli esperti di sviluppare modelli previsionali. Occorre raggiungere il maggior numero di partecipanti, affinché il progetto funzioni” ha concluso Sala.

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