Coronavirus, riapertura il 4 maggio? Fontana: “Solo se lo dice la scienza”

17 aprile 2020 | 15:33
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Coronavirus, riapertura il 4 maggio? Fontana: “Solo se lo dice la scienza”

Il governatore lombardo precisa i limiti dell’avvio della “fase 2”. Nulla di certo, insomma, Fontana seguirà il parere degli esperti. 

“La condizione ineludibile per parlare di riapertura è che ci sia il via libera della scienza e degli esperti che sanno interpretare l’evoluzione epidemiologica. Se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi staremo chiusi” queste le parole del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con la trasmissione Mattino Cinque.

Dopo l’ipotesi di una riapertura prevista per il prossimo 4 maggio, basata sul modello delle 4 D (Distanza, Dispositivi, Digitalizzazione e Diagnosi), il governatore lombardo precisa i limiti dell’avvio della “fase 2”. Nulla di certo, insomma, Fontana seguirà il parere degli esperti.

“Nell’ipotesi in cui l’evoluzione del virus dovesse andare in senso positivo, e nell’ipotesi in cui ci fossero le condizioni, noi il 4 maggio dovremo essere pronti per la riapertura, purché non prescinda mai dalla sicurezza  e dalla salute dei nostri cittadini.  Se la scienza dirà di stare chiusi lo faremo però, allo stesso tempo, non possiamo farci trovare impreparati“.

Intanto dalla Regione giunge la notizia del “Via libera ai cantieri, a partire da quelli pubblici”. Questo è l’obiettivo della Pirellone, al termine degli ‘Stati Generali del Patto per lo Sviluppo’ con più di 100 persone collegate in videoconferenza tra esponenti di attività produttive, sindacati e università. Al termine del confronto è emersa l’esigenza – in vista del ritorno alla
cosiddetta ‘nuova normalita” – della quinta ‘D‘, quella dei Diritti (diritto alla sicurezza, al lavoro, alla mobilità e allo
studio) che si andrà ad affiancare a quelle di Digitalizzazione, Distanza, Diagnosi e Dispositivi.