Coronavirus, i medici di base lanciano l’allarme: “Lombardia non è pronta alla fase 2”

I medici di base lombardi perplessi sulla fase 2. “Nessun protocollo per la gestione di quei focolai che inevitabilmente ripartiranno”.
“La Lombardia non è pronta per la fase 2“. I medici di famiglia lombardi lanciano il loro grido d’allarme. Paola Pedrini, segretaria regionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, ai microfoni di Circo Massimo, ha parlato di proposte superficiali, carenza di dispositivi di sicurezza e mancanza di un piano ben preciso per il rientro dei cittadini alla loro “nuova normalità”.
“Per le fughe in avanti la Lombardia non è pronta – spiega Pedrini – Non lo sarà finché non sarà in grado di garantire dispositivi di protezione a operatori sanitari, cittadini e lavoratori, e tamponi ai pazienti sintomatici”.
La Federazione teme per la curva dei contagi: “Non c’è ancora un protocollo pronto per la gestione di quei focolai che inevitabilmente ripartiranno con l’allentamento delle misure di contenimento sociale. Questi focolai ripartiranno e bisogna essere pronti a spegnerli sul nascere”.
Paola Pedrini esprime le sue perplessità anche sul documento approvato dal Consiglio Regionale lombardo: “E’ stato approvato un documento di 17 pagine in cui non si fa assolutamente cenno ai punti critici della fase 1, e vengono fatte a nostro avviso delle proposte superficiali“.