Dal “bonus bicicletta” ai servizi di sharing: idee concrete per una Monza più ciclabile

La Fase 2 come opportunità per cambiare volto alle città, magari rendendole più green e sostenibili. Anche a Monza il dibattito è molto ricco. Intanto il Comune ha annunciato l’inizio dei lavori per la ciclabile di via Borgazzi.
Potrebbe essere una ripartenza all’insegna della sostenibilità quella che ci aspetta una volta termina l’emergenza Coronavirus. A livello nazionale, proprio in questi ultimi giorni, sta prendendo forma l’incentivo volto a promuovere la mobilità dolce per evitare il congestionamento dei centri urbani e le file infinite di automobili a cui eravamo abituati. Una scelta, portata avanti in modo congiunto dal Ministero dei Trasporti e dal Ministero dell’Ambiente, che si concretizzerebbe con un bonus fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche assistite, e monopattini elettrici. Destinatari della misura, i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 50.000 abitanti.
Il “Bonus bicicletta” è un ulteriore passo avanti verso un altro tipo di città, più sostenibile e più attenta ai temi ambientali. La città del futuro? No, una città da costruire già a partire dalla “Fase 2” del lockdown.
A Monza, il sogno di una città più ciclabile ha già creato un ricco dibattito tra le associazioni, i partiti politici e la giunta, guidata da Dario Allevi. L’Associazione Cicloambientalista “Monza in Bici” ha già indirizzato due lettere al sindaco e all’Assessore alla mobilità, Federico Arena, per chiedere la progettazione di alcune nuove aree ciclabili e Legambiente, tramite una lettera indirizzata ad ANCI, ha proposto 5 azioni concrete per una ripartenza più green.
PD Monza, 6 proposte per la giunta Allevi
A inizio settimana, anche il Partito Democratico della città di Monza ha detto la sua sulla questione ciclabili, avanzando 6 proposte alla giunta Allevi. Tra le richieste, “Zone 30” diffuse e la realizzazione dei 9 itinerari previsti dal BiciPlan.
«Mi fa piacere sentire che la giunta stia pensando ad una città più ciclabile – ha dichiarato Matteo Raimondi, Segretario PD Monza – certo, però, arrivano con un po’ di ritardo: nei primi tre anni di mandato, su questo fronte, è stato fatto davvero poco. Come Partito Democratico chiediamo che almeno si realizzino gli interventi già predisposti e finanziati dalla Giunta Scanagatti. E’ importante lavorare oggi alla città che vogliamo vedere domani: realizzare percorsi sicuri e ben connessi tra loro può cambiare il volto di Monza. Perchè gli incentivi del governo sono importanti, ma non fanno la differenza: la differenza la fa una programmazione seria, ad ampio respiro e che metta al centro il benessere dei cittadini».
Arena: “Siamo al lavoro. E i fatti parlano da soli”
Sulle ciclabili è tornato anche l’Assessore alla Mobilità e Trasporti del comune di Monza, Federico Arena.
«Il tema della mobilità dolce è una delle priorità della nostra amministrazione – racconta Arena – e penso che i fatti parlano da soli: sono partiti i cantieri delle ciclabili e sono state approvate proprio ieri in giunta le linee guida per l’affidamento dei servizi di sharing per i monopattini elettrici. Posso assicurare che alcuni tratti ciclabili saranno già pronti per il 2020, Brumosa (la pista che collega Monza e Brugherio, ndr) e via Borgazzi ad esempio, e che l’emergenza Coronavirus ci ha uniti tutti nel dire che dobbiamo ripensare il modo in cui ci spostiamo. Ci sono dei progetti in cantiere, legati anche a quelle che saranno le fermate della metropolitana, lunga via Bettola, ad esempio, futuro capolinea della metro».

Federico Arena
Il 18 maggio partono i lavori per la ciclabile in via Borgazzi
Intanto, il Comune di Monza ha annunciato con una nota ufficiale che i lavori della pista ciclabile di via Borgazzi prenderanno il via lunedì 18 maggio. L’intervento, inserito nel progetto “MOBISCUOLA – Monza in Bici a Scuola e al Lavoro“, prevede lavori complessivi per circa 300.000 euro ed è finanziato al 60% da un contributo ministeriale e per la restante parte da fondi comunali.
La pista ciclabile monodirezionale sarà realizzata su entrambi i lati di via Borgazzi, a partire con l’intersezione di via Philips/Gorizia fino all’intersezione con via Asiago. Da via Asiago in poi la pista lato ovest si sposterà sul lato est mediante un attraversamento illuminato: da questo punto in poi diventerà bidirezionale sul marciapiede che per l’occasione verrà allargato. Il tracciato proseguirà ancora sul lato est fino all’inizio dello spartitraffico centrale del cavalcavia sulla A52. Da questo punto in poi la pista si sposterà centralmente sullo spartitraffico delimitata da transenne per proseguire fino all’imbocco dell’A52 sul lato est (attraversamento illuminato) e riposizionandosi sul marciapiede.
Dall’incrocio con Via Tolstoj/Bettola la pista proseguirà come pista ciclopedonale su carreggiata, delimitata da un cordolo di separazione su via Bettola fino al confine con Cinisello Balsamo e l’area di prossima realizzazione del futuro capolinea della M1. La fine dei lavori è prevista per novembre 2020.
Collegamento con Muggiò. Arena: “C’è la volontà, ma probabilmente si concretizzerà più avanti”
«Per quanto riguarda i collegamenti con altri comuni, posso dire che il più coinvolto è sicuramente il Comune di Brugherio – ha dichiarato Arena. – Con Muggiò avevamo iniziato un’interlocuzione mesi fa e da parte di entrambi i comuni c’è la volontà politica di fare qualcosa insieme. Penso, però, che quella tratta si concretizzerà più avanti».
E per il bonus dei 500 euro? «L’ho già detto in altre sedi, lo faccio anche qui: se ci sarà il contributo ne approfitterò, magari per prendere un monopattino elettrico – conclude Arena. – Penso che incentivi del genere possano cambiare la mentalità delle persone, provare a sperimentare cose nuove. Se serve per creare un circolo virtuoso, allora ben venga».