Politica

La questione Asfalti Brianza scalda il dibattito politico, anche sui social è polemica

Botta e risposta sulla delicata questione di Asfalti Brianza. La lista civica La Rondine Concorezzo: "E' tempo di agire".

asfalti brianza

La questione Asfalti Brianza a Concorezzo scalda gli animi e accende nuovamente il dibattito politico in città. Dopo lo stop dovuto dal lockdown e la successiva parziale riapertura dello stabilimento, l’amministrazione comunale ha fatto di nuovo i conti con le preoccupazioni dei residenti, che negli ultimi anni più volte hanno manifestato una situazione di forte disagio, denunciando di non sentirsi al sicuro e di temere per la propria salute.

Qualche giorno fa, il Comune ha fatto il punto della situazione: il sindaco, Mauro Capitanio, ha garantito che la questione Asfalti Brianza “è una priorità della giunta” e che nelle scorse settimane sono state condotte una serie di operazioni di monitoraggio per verificare la salubrità dell’aria, anche in collaborazione con ARPA, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Lombardia.

La Rondine Concorezzo: “La nostra posizione è chiarissima: è tempo di agire.”

Ma nel merito della vicenda, la minoranza è sul piede di guerra: la scorsa settimana, la lista civica La Rondine Concorezzo, ha pubblicato sui propri canali social un video per chiedere al Sindaco una chiusura, almeno temporanea, del sito produttivo.

«Da alcuni anni questa azienda preoccupa i cittadini di diversi comuni – spiega Francesco Facciuto, capogruppo in consiglio comunale de La Rondine. – I fumi che produce non solo sono di cattivo odore, ma anche nocivi. Tanti residenti hanno manifestato problemi respiratori, irritazione, asma. Per molti anni la politica ha avuto una linea troppo morbida con l’azienda, senza raggiungere tra l’altro nessun risultato. Ed è dovuta arrivare la procura per portare all’attenzione della politica locale illeciti che erano ben visibili da anni».

«Il mio gruppo – prosegue – ha più volte sollevato il tema nelle sedi opportune, mai mosso dall’istinto, ma sempre ben documentato. Di fronte a questo periodo di incertezza e difficoltà abbiamo chiesto al Sindaco di emanare un’ordinanza per la chiusura almeno temporanea del sito. Dobbiamo tutelare il bene dei cittadini, non solo quelli che subiscono i fumi: ognuno ha il diritto di avere politici che difendono la salute pubblica. Questa vicenda va avanti da 6 anni».

La replica: “Una questione delicata, non basta dire chiudiamo tutto”

E alle parole di Facciuto, la replica della Lega Nord Concorezzo non si è fatta attendere. «A corto di argomenti – si legge in una nota firmata dal Carroccio – cavalcano nel modo più vergognoso e irresponsabile possibile la delicata questione di Asfalti Brianza, di cui si son sempre disinteressati (mai una azione prima del 2019), impegnati com’erano a parlare di prostituzione e neo-grillismo. Perché lo fanno? Per frustrazione, ovviamente. Visto che il sindaco Mauro Capitanio insieme alla Giunta e alle autorità competenti ha deciso di affrontare definitivamente la questione. E non basta dire chiudiamo tutto, dal momento che alle parole devono seguire atti legali e possibili».

«Ci vogliono screditare – ribatte la lista civica. – E’ da quando siamo entrati in consiglio comunale che ci occupiamo del tema, portando all’attenzione pubblica le nostre analisi e le nostre posizioni di merito. Quando si offende è perché non si hanno più a cuore gli interessi di tutti i cittadini, non si hanno argomenti credibili per affermare il proprio lavoro. Sindaco, noi de La Rondine non abbiamo mancato e mai mancheremo di rispetto nei confronti di chi agisce e pensa, anche diversamente».

Intanto sui social, dopo la riapertura dello stabilimento sono tornate anche le foto dei fumi scattate dai residenti dei comuni di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate Brianza, preoccupati per la situazione. La pagina facebook Comitato del quartiere San Albino a Monza ha invitato i cittadini a proseguire con le segnalazioni.

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