Monza, Liceo Zucchi: quando la vera tragedia è la tragedia mancata

19 maggio 2020 | 10:08
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Monza, Liceo Zucchi: quando la vera tragedia è la tragedia mancata

Il virus stronca il progetto di Koralion, la compagnia zucchina di teatro antico.

Un palco e una platea vuoti, senza attori né pubblico, le luci spente, il sipario chiuso. Questo il teatro Manzoni la sera del 6 maggio, data del mancato debutto per la compagnia del teatro classico “Koralion” del liceo Zucchi. Questa una delle tante ferite dell’epidemia.

Nessuna prima per il gruppo zucchino che ogni anno mette in scena un pezzo di teatro antico. Questo maggio sarebbe stato il turno delle Baccanti di Euripide, tragedia con cui si sperava di replicare il pienone dell’anno scorso al Manzoni.

Con l’emergenza sanitaria tutto il lavoro svolto fino a febbraio si è però troncato sul vivo: “Eravamo partiti benissimo, con un gruppo carico e numeroso – afferma la professoressa Emanuela Gravina, referente del progetto – e per questo il dispiacere è stato doppio. Non immaginavamo che la chiusura sarebbe durata tanto: pensavamo di dover saltare solo qualche lezione. Quando abbiamo capito che non sarebbe stato così la reazione del gruppo è stata il silenzio. Abbiamo creato una videochiamata e siamo riusciti a vederci, ma non potevamo fare lezione in quel modo: il teatro va vissuto nella sua dimensione più fisica”.

La compagnia quest’anno avrebbe compreso circa 65 studenti del liceo, tra attori, costumisti, truccatrici, aiuto-registi e tecnici, coordinati dal regista Silvano Ilardo e dalla professoressa Gravina. Davanti all’impossibilità di esibirsi, alcune ragazze del gruppo hanno montato un video che secondo Sofia Lanfranchi, una delle attrici, “può essere il saluto che soprattutto noi dell’ultimo anno avremmo rivolto allo Zucchi”.

“Credo che le ragazze abbiano espresso con questo video il loro rammarico – commenta la professoressa Gravina – nel non potersi incontrare e nel dover guardare tutto come dal buco di una serratura. Hanno cercato un modo di riprendersi quello che era loro, e l’hanno fatto creando un prodotto poetico e intenso, mettendo in pratica quello che hanno imparato: che il codice espressivo del teatro si mischia e si confonde con la vita”.

La compagnia ha comunque in progetto di finire il lavoro iniziato e di mettere in scena la tragedia ad Ottobre. Conclude la professoressa: “Sarà uno spettacolo nuovo, perché dopo quel che è successo noi saremo diversi, e la cifra di questo cambiamento si vedrà”.

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Oggi 6 Maggio 2020 avremmo debuttato al teatro Manzoni. Queste le nostre Baccanti (senza assembramenti)

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Scritto da Alice De Luca