Monza: la Residenza Cantalupo ospita operai impegnati nell’emergenza Covid

11 maggio 2020 | 00:00
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Monza: la Residenza Cantalupo ospita operai impegnati nell’emergenza Covid

La struttura si è attrezzata per rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza sanitaria richieste da questo evento pandemico.

Una struttura innovativa e all’avanguardia non solo in questo periodo di emergenza sanitaria, ma anche con un occhio di riguardo verso il futuro. E’ la Residenza Cantalupo la struttura che sorge nelle vicinanze dello Stadio di Monza in via Sicilia 88 e che dal 2013 ospita tutte quelle persone con la necessità di un luogo “temporaneo” dove alloggiare “a canone convenzionato”.

Con la massima attenzione atta a garantire la tutela sanitaria degli ospiti, la struttura ha assicurato vitto e alloggio senza interruzione anche in questo periodo di grave difficoltà.

La Residenza Cantalupo, configurandosi come “Servizio Essenziale” all’interno della quale ci sono anche ospiti residenti, ha infatti sempre svolto attivamente la sua funzione.

E c’è di più la struttura si è attrezzata per rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza sanitaria richieste da questo evento pandemico e ora ospita operai e personale di tre aziende impegnate nella riqualificazione di una casa di riposo in via Adriano a Milano, da destinare all’accoglienza di malati Covid-19.

Queste aziende sono state appositamente autorizzate dalle ATS locali e dalla Prefettura che non avrebbero saputo come assolvere al vitto e all’alloggio dei propri operatori, essendo tutti gli alberghi chiusi.

“Siamo orgogliosi di poter fornire questa disponibilità – dichiara Claudio Illarietti, Direttore della Residenza Cantalupo – senza di essa le aziende non avrebbero potuto contribuire alla conclusione della ristrutturazione. Il nostro obiettivo è fornire la massima e più totale attenzione in termini di tecnologia e innovatività alla salvaguardia della salute di tutti. Questo aspetto risulta fondamentale ora per far fronte all’emergenza sanitaria in corso ma sarà utile anche per il futuro”.

Numerose le azioni e le migliorie messe in campo per la salvaguardia di tutti gli ospiti: “Il servizio di accettazione dei clienti è automatizzato con una Termocamera ad infrarossi, collegata ad un software innovativo in grado di rilevare, prima dell’ingresso in struttura, la temperatura del cliente – spiega Claudio Illarietti – in caso di anomalia, le porte della Residenza non gli consentono l’accesso e subito l’addetto alla reception attiva la procedura prevista dagli organismi competenti. E ancora è stato intensificato il servizio di sanificazione di tutti gli spazi e sono a disposizione di tutti gli ospiti dispositivi di protezione, quali mascherine e gel per le mani”.

Il servizio di ristorazione è quello che ha subito maggiori accorgimenti. I posti a sedere nella sala da pranzo sono stati ridotti da 120 a 48 con servizio di cena su doppio turno; tra il primo ed il secondo turno, i tavoli vengono totalmente sanificati con alcol etilico denaturato 90°; il personale di sala è stato adeguatamente preparato alla relazione con gli ospiti circa le distanze da rispettare; il servizio al tavolo è assicurato con guanti e mascherine; i piatti e le stoviglie vengono adeguatamente lavate e sanificate a 90° a vapore; olio, aceto, pepe e sale sono disponibili in bustine mono uso; durante il pranzo, laddove il servizio è a self service le pietanze sono preparate ed immediatamente sigillate con apposita pellicola; le pulizie generali sono state raddoppiate ed al termine di ogni turno di pulizia le superfici vengono ripassate con alcol etilico denaturato 90°; gli spazi di accesso all’area ristorazione sono stati definiti ed arginati con corsie di entrata e di uscita al fine di delineare i flussi delle persone.

Il servizio Bar è stato sospeso al banco, garantendolo invece con servizio al tavolo; il servizio Colazioni, che inizia alle 6 del mattino, è stato adeguato totalmente con prodotti monoporzione e con servizio al tavolo anziché a self service come in precedenza.

Nonostante tutti gli accorgimenti messi in atto la struttura, realizzata grazie ad un Programma Urbano Complesso denominato Contratto di Quartiere, sostenuto da Regione Lombardia, realizzato dalla Cooperativa Sociale Monza 2000 in partenariato con il Comune di Monza, si mantiene come un luogo caldo e “vivibile”, nel quale il cliente si sente quasi orgoglioso e fortunato di abitare.