Arcore, ecco il piano per la ripartenza del commercio locale

Nel progetto non si fa però alcun cenno a iniziative a sostegno dei commercianti coinvolti nell’alluvione di inizio giugno
Il lockdown prima e l’allagamento del centro cittadino poi. Due catastrofi che hanno causato danni ingenti per i commercianti arcoresi (e non solo). Nemmeno il tempo di rialzare le serrande dopo la pandemia che il centro storico cittadino inizio giugno è stato vittima dell’alluvione. E i commercianti, oltre ai residenti, ne hanno portato le immediate conseguenze. Danni economici dovuto al ripristino dei negozi da sommare a quelli dovuti alla chiusura forzata nei mesi della pandemia. Una situazione tragica a cui il centro sinistra arcorese ha cercato di dare soluzioni.
“Avendo ben presente questa situazione di sofferenza presente anche sul territorio arcorese – hanno spiegato in una nota congiunta Comitato Italia Viva, Lista Civica Rosalba Colombo e Partito Democratico di Arcore – e consapevoli dell’importanza del commercio locale per la città, proprio su questo tema si sono focalizzati alcuni incontri in videoconferenza tra Partito Democratico guidato dal segretario Michele Calloni e Lista Civica Rosalba Colombo con i coordinatori Lorenza Rossi Querin e Nicola Sullo, partiti che compongono l’attuale maggioranza di centrosinistra, ed il Comitato Arcore Viva, fondato e guidato da Nicolò Malacrida”.
Sul tavolo di confronto sono state esposte alcune idee tra le quali la possibilità di agire sulla fiscalità comunale per ridurre il prelievo, la concessione senza costi a bar e ristorazione di maggiore spazio per occupazione suolo pubblico (sul modello di quanto progettato a Milano ed in altre città), progetti di pedonalizzazione temporanea (ad esempio nei fine settimana) di alcune strade cittadine per lo svolgimento di eventi.
Proposte che sono sono state portate all’attenzione della Giunta comunale, in particolare dell’assessore al Bilancio Valentina Del Campo e dell’assessore al Commercio Paola Palma. Da parte sua l’esecutivo ha provveduto a interventi quali, hanno precisato dal dal Comitato Italia Viva, Lista Civica Rosalba Colombo e Partito Democratico di Arcore, “Lo stanziamento in bilancio di 50.000 euro a favore del commercio locale, già deciso dalla Giunta ed approvato dal consiglio comunale, sarà utilizzato per la concessione di contributi a fondo perduto per tutte le attività e la loro riapertura in totale sicurezza. I fondi saranno erogati tramite un apposito bando a partire dal mese di luglio. Per i locali che ne faranno richiesta, saranno concessi maggiori spazi per occupazione di suolo pubblico senza costi ulteriori. Per quanto riguarda la tosap già pagata dai commercianti per l’anno in corso, si sta pensando ad una modalità di rimborso. Si favorirà tramite accordi con i commercianti l’organizzazione di iniziative ed eventi, al fine di rivitalizzare la città ed il commercio locale, nel totale rispetto delle normative imposte dal Governo/Regione e compatibilmente con le caratteristiche di viabilità cittadina”.
E se il centrosinistra, a guida della città, propone interventi, l’accoglienza di questi progetti, provando a sentire i commercianti, appare piuttosto tiepida. “Speriamo che alle parole seguano i fatti. Non ho però avuto notizia del bando per le spese di riapertura post lockdown. La speranza è che la burocrazia, in questo caso sia veloce e snella – ha commentato Ilaria Meani dell’agenzia immobiliare Meani Realestate – nel comunicato non si fa invece alcun accenno a interventi in sostegno dei commercianti che hanno subito danni a causa dell’allagamento di inizio giugno. Nel 2014, in occasione di un’altra alluvione, il Comune mi ha chiesto una perizia dei danni subiti che ammontavano a più di 8mila euro. Da allora non ho più avuto notizie e non mi è stato fatto alcun rimborso. Ora nessuno ha detto nulla, memore dell’esperienza passata che non ha portato ad alcun imborso questa volta ho risistemato in autonomia l’agenzia e ho riaperto senza chiedere alcun intervento da parte del Comune“.