La Sovicese Challenge entra nella Fase 3: in cantiere stage all’estero per i piccoli calciatori

19 giugno 2020 | 07:34
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La Sovicese Challenge entra nella Fase 3: in cantiere stage all’estero per i piccoli calciatori

Dopo il successo della challenge lanciata durante il lockdown, adesso Luigi Bottone è pronto al prossimo passo. E lo farà con un agente FIFA. Gli abbiamo chiesto cosa bolle in pentola.

Si preparano a prendere il volo i piccoli campioni della Sovicese Challenge. Dopo tanti mesi passati in casa a seguito dell’emergenza Covid-19, adesso qualcosa bolle in pentola per i giovanissimi calciatori che hanno partecipato alla sfida lanciata dalla UPD Sovicese.

L’ideatore della challenge, Luigi Bottone, ha infatti intrapreso un dialogo per attivare degli stage formativi rivolti ai ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. La destinazione? Club e squadre di calcio in Spagna, Inghilterra, Germania e tutti Paesi UE che vorranno starci. Un percorso, e una grande opportunità, dettati da una semplice regola: giocare a calcio sì, ma sempre col sorriso sulle labbra.

Il successo della Sovicese Challenge

Qualche mese fa, in piena emergenza Coronavirus, Luigi Bottone e Mario Chieregatti, allenatori dei pulcini della Sovicese, la società calcistica brianzola che ha sede a Sovico, hanno avuto un’idea. Semplice, eppure efficace: chiedere ai loro bambini, lontani dai campi da gioco, di fare un esercizio con il pallone, filmarlo e ripostarlo in modo da “sfidare” i compagni a fare lo stesso. Il risultato di quei video è stato incredibile: la sfida (appunto #SoviceseChallenge) ha fatto il giro d’Italia, conquistando ragazzi da Nord a Sud. Il successo è stato tale che Luigi e il figlio Pasquale sono finiti a “Uno Mattina“, il programma in onda su Rai 1, per raccontare la rete meravigliosa che si è andata a creare in pochissimo tempo.

L’incontro con l’agente FIFA

«La Sovicese Challenge è stato qualcosa di meraviglioso – ci racconta Luigi – ci siamo divertiti e abbiamo avuto un seguito incredibile. E’ stato un modo per stare vicini nonostante le distanza. Adesso il lockdown è alle spalle la sfida è finita, ma ci stiamo attivando per non far morire il gruppo che si è creato in questi mesi. Sui nostri canali social abbiamo iniziato a fare interviste, confronti, botta e risposta».

«Poi è successa una cosa incredibile: abbiamo incontrato Gaetano Farruggio, un agente FIFA che ci ha dato la possibilità di conoscere da vicino gli stage formativi di alcune realtà calcistiche europee. Gaetano ha un curriculum incredibile alle spalle: ha lavorato tanti anni nel mondo delle stelle del calcio e ora è nella federazione maltese. Ci ha proposto di attivare gli stage per i nostri ragazzi e noi non vediamo l’ora che le cose si sblocchino per iniziare a lavorare concretamente al progetto».

«E’ presto per parlare di date – prosegue Luigi – ma sicuramente andremo a settembre/ottobre. Purtroppo è difficile ragionare a lungo termine dopo quello che abbiamo visto in questi mesi. Però l’entusiasmo c’è. Non sappiamo ancora bene come avverrà la sezione, quello che posso dire subito è che non ci saranno bambini di serie A e serie B. Capiremo quanti posti avremo a disposizione e ci organizzeremo di conseguenza».

«Adesso, DPCM permettendo, siamo pronti a tornare a fare quello che amiamo, cioè giocare a calcio e insegnarlo alle giovani generazioni. Nei nostri progetti futuri vogliamo fare anche qualcosa di concreto per aiutare il territorio. Mi sto muovendo per mettere in piedi un torneo di calcetto di beneficenza e il ricavato andrà all’Ospedale San Gerardo e alle famiglie in difficoltà. E quando si potranno fare assembramenti immagino una giornata insieme ad un amico, Davide Pisani, freestyler di calcio professionista tra i migliori in Italia. Insomma, la Sovicese Challenge cambia volto ma non sostanza: stesso entusiasmo di prima».

Nell’articolo: in apertura Luigi con l’agente Fifa Gaetano Farruggio. Qui sopra il campione di freestyle Davide Pisani (scatto preso da Facebook).