Monza, l’assessore della Lega e la missione russa: la polemica è servita

Un post da “osservatore“ per il referendum voluto da Vladimir Putin in piena crisi Covid ha scatenato la polemica sui social network.
Piovono polemiche sull’Assessore alla sicurezza di Monza, Federico Arena. La miccia che ha fatto scattare la querelle attualmente in corso è un selfie pubblicato dallo stesso Arena sulla propria pagina Facebook, in cui spiega di trovarsi con il deputato leghista Paolo Grimoldi in Russia per svolgere l’incarico di “osservatore internazionale per il referendum sulle politiche costituzionali”.
“Affermazione della Sovranità nazionale, Matrimonio sancito come esclusiva unione tra uomo e donna e superiorità del diritto nazionale rispetto a quello internazionale sono solo alcuni dei principi cardine di questa riforma…a me piace, a voi amici?” si legge nella didascalia al post. Parole che hanno colto di sorpresa diversi cittadini monzesi e che hanno generato una serie di post indignati da parte di alcuni esponenti della sinistra, a Monza e non solo.
PD e IV: “Una visione retrograda”
Sul piede di guerra contro le affermazioni di Arena, ci sono le minoranze in consiglio comunale: Partito Democratico e Italia Vivain primis. «Federico – commenta il consigliere PD Marco Lamperti sui social – non è un cattivo ragazzo, la sua visione però sembra uscita da un congresso conservatore degli anni ’70 e per questo può definirsi decisamente stupida e retrograda. Inoltre festeggiare per una riforma costituzionale che non mette freno al regno di un Presidente che governa la Russia da 20 anni non sa troppo di democratico, e ci si domanda come questo possa coniugarsi con le proteste della Lega per un maggior coinvolgimento nelle decisioni del Governo Italiano».
«Buongiorno Medioevo – tuona Francesca Pontani, consigliera comunale a Monza e coordinatrice provinciale di Italia Viva. – Io non so voi, cari concittadini monzesi, ma mi rammarica molto che al governo della mia città ci sia un ragazzo con idee così retrograde che si occupa oltretutto (o si dovrebbe occupare è forse più giusto) di politiche giovanili. Trovo queste affermazioni fuori dalla storia. Per non dire altro se non che Monza va indietro anche qui».
Le affermazioni dell’Assessore leghista sono arrivate alle orecchie anche di Brando Benifei, Parlamentare Europeo eletto nella nostra circoscrizione e capo delegazione dei dem a Bruxelles. Sotto il post del consigliere comunale di Milano, Angelo Turco (che ha ripostato la notizia, ndr), Benifei ha espresso le proprie perplessità sottolineando che “un osservatore internazionale che dichiara anche solo sui social le sue posizioni sulla attività elettorale che va ad osservare, può essere immediatamente rimosso dalle autorità che gestiscono le elezioni”.
La replica: “Fiero di non insultare per portare avanti le mie idee”
Sotto al post pubblicato dall’Assessore intanto si è sviluppato un vero e proprio dibattito tra coloro che sostengono le posizioni abbracciate da Arena e chi invece gli contesta, soprattutto, il passaggio sui matrimoni egualitari. Ad alcune critiche ha risposto anche l’autore del post.
“Mi insulta solo perché ho scritto che credo che il matrimonio debba essere tra un uomo e una donna – ha commentato ad un utente – Vi qualificate da soli, fiero di non essere come voi e di non aver bisogno di insultare gli altri per portare avanti le mie idee!”