Monza Sobborghi, lo sfogo: “Condizioni pessime”. La replica del comune

Pochi servizi e poca attrattività: la seconda stazione di Monza presenta alcuni problemi evidenti. E durante il lockdown le cose potrebbero peggiorare. Le segnalazioni di un nostro lettore.
«La Stazione Sobborghi e parcheggio limitrofo fanno veramente “schifo”. Scusatemi il termine, ma rappresenta la situazione che ho rilevato proprio oggi». E’lo sfogo di un cittadino monzese, che ha scritto una mail alla nostra redazione mettendo in luce le condizioni, a suo parere pessime, della stazione di Monza Sobborghi.
«Giardinetti con erba incolta, che cresce un po’ dappertutto – prosegue – con prevalenza di graminacee, per la gioia dei molti allergici. Sporcizia varia. Moltissime bottiglie di vetro vuote, abbandonate ovunque, stazione e parcheggio. Avanzi di bivacchi notturni. A parte il decoro e la pulizia generale, è evidente che, anche in tempo di Coronavirus, non ci sono né controlli, né manutenzione. Spero che per la tranquillità e la salute di tutti gli utenti che ci devono transitare, qualcuno provveda al più presto».
La stazione prima del lockdown
Quello delle stazioni, si sa, è sempre un tema caldo. Dalla sicurezza, allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree in prossimità, passando per ritardi e disagi quotidiani, in Brianza e non solo le notizie relative a treni e stazioni sono spesso all’ordine del giorno, forse più nel male che nel bene.
Sulla stazione centrale del capoluogo, l’attuale giunta di Monza ha lavorato molto, soprattutto sul tema della sicurezza e nel contrasto allo spaccio e consumo di droga nelle aree limitrofe. A Monza, però, oltre alla stazione di Via Arosio, esiste una stazione secondaria: Monza Sobborghi, in realtà molto vicina al centro città (dal Ponte dei Leoni sono 900 metri, dalla via della movida, via Bergamo, dista solo 350 metri), ma forse non sfruttata a dovere.
Come MBNews prima del lockdown, eravamo andati a vederne lo stato e avevamo chiacchierato con coloro che quel luogo lo vivevano quotidianamente. Il colpo d’occhio non era stato dei migliori: non esiste in stazione un’attività commerciale, né bagni aperti, non c’è un luogo per ripararsi in caso di maltempo (solo una piccola tettoia), né una sala d’attesa, magari con macchinette per acquistare dell’acqua. La presenza di Trenitalia, Trenord o RFI è completamente inesistente: a Monza Sobborghi non si può neanche acquistare il biglietto.
«Deve andare al tabacchi – ci aveva raccontato una signora che era in attesa del suo treno. – Qui non ci sono le macchinette, né c’è un venditore autorizzato. C’è una tabaccheria proprio qui dietro, i biglietti si possono prendere lì. E se non si fa in tempo c’è sempre il controllore sul treno: gli si spiega la situazione e nella maggior parte dei casi il biglietto non ha un costo maggiorato».
Una stazione poco frequentata
La domanda sorge spontanea: come mai mancano tutti questi servizi? La risposta è che Monza Sobborghi è stata classificata da RFI come stazione “Bronze“, ovvero “priva di fabbricato viaggiatori aperto al pubblico, non presenziata da personale RFI e dotata unicamente di servizi regionali/metropolitani”. E’ poco attrattiva, con pochi servizi e quindi poco frequentata. E rischia di essere, nella peggiore delle letture, uno spazio decadente, quasi abbandonato, alla mercé di atti vandalici, proprio come ci ha raccontato il nostro lettore, che ringraziamo per la segnalazione. Un peccato, per una città come Monza, da oltre 120 mila abitanti, che proprio sul tema trasporti sta per compiere un passo importante con il progetto della metropolitana.
Sicurezza: “A Monza il controllo del territorio è costante”
L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Monza,Federico Arena ci aveva raccontato che «le segnalazioni, in termini di sicurezza a Monza Sobborghi sono davvero poche».
«E’ vero però – aveva aggiunto Arena, che ha anche la delega ai trasporti – che un’attività commerciale lì manca. Forse cambierebbe la situazione. Però sulle ferrovie noi non tocchiamo palla. Negli spazi al piano terra prima c’era Monza Soccorso Onlus. Un anno e mezzo fa circa, siamo stati contattati da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che ci ha chiesto di liberare il piano terra perché lì volevano aprire un’attività commerciale. Noi ci siamo resi disponibili e non ci siamo messi di traverso: abbiamo anche dovuto fare il trasloco. Poi però, non ne abbiamo saputo più niente».
E sul tema della sicurezza nell’area, l’assessore Arena è tornato ad esprimersi anche in questi ultimi giorni. «A Monza non esistono “zone franche” – ha dichiarato. – Il controllo del territorio è costante». Il comune a questo proposito ha fatto sapere che nell’area compresa tra la Stazione di Monza Sobborghi, Giardino di via Visconti e Piazza Cambiaghi, si sono svolti, dal 12 al 14 maggio, tre giorni di controlli. Le attività condotte da Polizia Locale e Nost (Nucleo Operativo Sicurezza Tattica) sono state soprattutto operazioni anti droga e interventi per garantire i divieti di assembramento previsti dalle disposizioni anti Covid.