Fontana nel registro degli indagati. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni

26 luglio 2020 | 09:26
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Fontana nel registro degli indagati. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni

Attilio Fontana è accusato dalla procura per frode in pubbliche forniture. Le opposizioni chiedono le dimissioni della giunta.

“Da pochi minuti ho appreso con voi di essere stato iscritto nel registro degli indagati. Duole conoscere questo evento, con le sue ripercussioni umane, da fonti di stampa. Sono certo dell’operato della Regione Lombardia che rappresento con responsabilità”. Con queste parole  affidate a Facebook, il governatore Attilio Fontana ha commentato la notizia sul suo essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano nell’inchiesta sulla fornitura da mezzo milione di euro di camici, e altri dispositivi di protezione, da parte della società Dama spa gestita dal cognato Andrea Dini.

“Sono emotivamente coinvolto dall’abbraccio di solidarietà e di stima che mi avete manifestato per tutto il giorno. Centinaia di telefonate, migliaia di messaggi mi hanno supportato in queste ore in cui anche manifeste maldicenze hanno avuto facile vetrina. Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici. Adesso qualche ora di riposo, da domani si riprende come sempre il lavoro alla guida della Regione più bella del mondo” ha concluso Fontana.

Dure le opposizioni che chiedono le dimissioni dell’intera giunta.

“Questa Giunta andrebbe azzerata perché non è in grado di gestire la Regione. La Lega andrebbe tenuta lontana dai pubblici uffici e per questo motivo la Giunta Fontana deve dimettersi. E come era ovvio che fosse anche Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, viene indagato.  L’ennesimo schiaffo in pieno viso a tutti i lombardi. I lombardi non si sono meritati la scellerata gestione della pandemia e oggi assistono attoniti alle decine di indagini che culminano con il reato ipotizzato di frode in pubbliche forniture al massimo rappresentante del governo locale. – scrivono quelli del Movimento 5 Stelle –  Troppe ombre spaventose si allungano su questa classe dirigente che ha dimostrato di non saper perseguire se non i propri interessi, certamente non quelli dei cittadini. Ci aspettiamo che Fontana lunedì venga a riferire in Aula”.