Ex Feltrificio: già oltre 1000 firme contro i “casermoni” di viale Cesare Battisti

Sono oltre 1250 le firme raccolte sulla piattaforma Change.org. I residenti hanno anche aperto un gruppo Facebook per discutere dei prossimi passi.
Un “assassinio del paesaggio”. Così il Comitato Residenti Area Scotti definisce la proposta edilizia avanzata dal comune di Monza relativamente all’ex Feltrificio in viale Cesare Battisti. Un progetto, ancora sulla carta, che ha già creato i primi malcontenti, dapprima tra le forze politiche e adesso tra i cittadini monzesi, che hanno avviato pochi giorni fa una raccolta firme per dire no “ai casermoni” previsti nella proposta di modifica al Programma Integrato di Intervento.
“Spunteranno tre “ecomostri” di oltre 32 metri ciascuno – tuonano i residenti – ciò in totale disarmonia con la zona più nobile di Monza e con la sua immagine, iconica, della Villa Reale sul fondo del Viale. Viale Cesare Battisti, vincolato con decreto ministeriale del 1965, è parte fondamentale della storia di Monza e ne verrebbe completamente snaturato il suo significato oltre che la sua forma e la visione prospettica di collegamento ideale con Vienna secondo i disegni originali del Canonica”.
“Vi succede la solita logica speculativa – si legge nel testo della petizione – che prevede 3 palazzoni di 10 piani, più altri 4 edifici di 4, 3 e 2 piani, 30.000 metri cubi residenziali per oltre 140 abitazioni, privilegio di pochi e con un forte impatto ambientale su molti. Una ferita al patrimonio storico culturale e paesistico della città, che ne cambierà per sempre l’immagine. Chiediamo che la Giunta comunale riveda completamente il progetto, andando verso una drastica riduzione dei volumi e soprattutto delle altezze dei palazzi, prevedendo un piano di utilizzo dell’area di interesse pubblico”.
Critiche dal PD. La replica dell’Assessore Sassoli
La raccolta firme è stata lanciata sulla piattaforma Change.org lo scorso 28 giugno. Attualmente conta oltre 1250 firme. I residenti hanno anche creato un gruppo Facebook privato per discutere nel dettaglio una contro-proposta al progetto. Vicini alle loro posizioni ci sono i partiti di minoranza in consiglio comunale, tra cui il Partito Democratico che la scorsa settimana ha duramente criticato l’operato dell’assessore all’urbanistica e all’edilizia privata di Monza, Martina Sassoli, accusandola di seguire una ricetta a base di “palazzine e cemento“.
Sulla propria pagina Facebook l’Assessore ha risposto alle critiche mosse dal PD e da alcuni utenti, preoccupati dalle immagini dei nuovi edifici e amareggiati dalla demolizione della storica ciminiera.
“Si tratta di un fotoinserimento per la comparazione urbanistica, quindi nulla a che vedere con lo sviluppo edilizio – ha risposto Sassoli tra i commenti – Siamo in fase di valutazione planivolumetrica ed è la fase in cui si delineano i contenuti del progetto. Chi ha voluto polemizzare, l’ha fatto ben consapevole di trarre in inganno chi non è esattamente del settore”.