FAI, morta la fondatrice Giulia Maria Crespi. Il cordoglio della sezione monzese

E’ stata un’imprenditrice italiana, discendente della famiglia di cotonieri lombardi, cugini dei proprietari della fabbrica di Crespi d’Adda.
“Ci ha lasciati Giulia Maria Crespi, Presidente onorario del FAI. Per il corso di tutta la sua vita ha mostrato un forte impegno civile a favore della Cultura, dell’Ambiente, della cura e salute della Terra. Ci ha insegnato a guardare avanti, a lavorare per un mondo migliore, “spargendo semi che in futuro germineranno”” con queste parole il Fai Monza ha voluto ricordare la fondatrice del Fondo Ambiente Italiano deceduta ieri, 19 luglio.
Giulia Maria Crespi, vedova Paravicini e Mozzoni, aveva 97 anni. E’ stata un’imprenditrice italiana, discendente della famiglia di cotonieri lombardi, cugini dei proprietari della fabbrica di Crespi d’Adda.
Nel maggio 2003 fu nominata Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana di iniziativa del Presidente della Repubblica. “Per il notevole impegno civile, sociale e culturale a favore della collettività.”
«Il FAI soffre per la scomparsa della fondatrice Giulia Maria Crespi. Rassicurata dallo sviluppo della Fondazione in tema di beni gestiti, paesaggio e patrimonio, si era riservata la delega per l’Ambiente, preoccupata per la salute della natura e dell’uomo. Il FAI ha tradotto le sue indicazioni in pratiche virtuose nei Beni e nell’educazione al costume della sostenibilità e sempre avvertirà ai suoi fianchi questo suo ultimo sprone» queste le parole di Andrea Carandini, Presidente FAI.
“Dobbiamo essere grati a Giulia Maria Crespi per aver reso la bellezza accessibile a tutti. Senza il suo impegno e la sua determinazione buona parte del nostro patrimonio paesaggistico e culturale oggi non sarebbe così protetto e fruibile. Lascerà un segno indelebile nella storia dei beni culturali italiani degli ultimi 50 anni: un’eredità e un esempio che abbiamo il dovere di raccogliere per il futuro”. Lo dice la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “Abbiamo perso una una donna di grande spessore e di grandissima determinazione, sensibile e colta quanto forte e determinata: una persona che ha sempre saputo guardare avanti e costruire l’innovazione nel segno dell’identità”.