Pedemontana finanziata dal Governo? Corbetta (M5S): “Assolutamente no, solo una sparata mediatica”

9 luglio 2020 | 15:50
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Pedemontana finanziata dal Governo? Corbetta (M5S): “Assolutamente no, solo una sparata mediatica”

“Spiace che anche una ministra di un governo sostenuto dal M5S si metta a fare questo tipo di propaganda”.

Si tratta di marketing secondo il senatore del Movimento 5 Stelle il finanziamento di Pedemontana da parte del Governo. L’opera lombarda è apparsa nelle slide del piano “Italia Veloce” della Ministra De Micheli come una delle opere prioritarie, da sbloccare e finanziare, ma per il senatore questa è “solo di una sparata mediatica”.

“Per quanto mi risulta – dichiara il Senatore pentastellato Gianmarco Corbetta – si tratta solo di una sparata mediatica, dietro la quale non c’è niente di concreto. Ormai sono abituato alle sparate su Pedemontana da parte dei governi e delle giunte regionali che si sono avvicendate negli ultimi 10/15 anni. Ogni volta ‘Pedemontana riparte’, ‘Pedemontana sbloccata’… e ogni volta, per fortuna, siamo punto e a capo. Spiace che si metta sulla stessa scia anche la ministra di un governo sostenuto dal M5S” – prosegue Corbetta.
“La dura realtà è sempre la stessa: i soldi che il governo doveva mettere in quest’opera devastante e inutile (come abbiamo dimostrato in questo editoriale) li ha già messi tanti anni fa. Ora, per proseguire, servono i finanziamenti privati. Che al momento, nonostante tutti i vergognosi aiutini della Regione, non ci sono. Vedremo che succederà nel prossimo futuro. Ma al momento è solo fuffa mediatica (tanto per cambiare).”

Il senatore ha rilasciato questa dichiarazione oggi dopo che il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi assieme alla sua squadra ha presentato il piano delle opera per far ripartire l’Italia.

Nella parte più corposa del programma, quella del Mit appunto, si va dai porti alle direttrici ferroviarie (come il nodo di Genova, il Terzo Valico di Giovi, la Pontremolese e la Palermo-Catania-Messina) fino agli aeroporti, alle città metropolitane e alle strade e autostrade (come la Pedemontana lombarda, il potenziamento a 4 corsie della Salaria, la Salerno-Potenza-Bari). Tra le opere strategiche ci sono “la Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania-Messina, la Pescara-Roma, la Pescara-Bari, la Venezia-Trieste, la Gronda, la Ionica, l’ampliamento della Salaria, la Pontina“.

Nel dettaglio, però sono 36 le opere commissariate, e che quindi verranno realizzate, elencate nel piano di infrastrutture messo a punto dal Mit. Si tratta di 12 opere idriche (dighe o acquedotti) di nuova realizzazione o di messa in sicurezza, 15 opere ferroviarie (valico di Giovi, Napoli-Bari, Roma-Pescara e via dicendo) e 9 infrastrutture stradali come la Grosseto-Fano, la Roma-Latina, la SS106 Ionica e la Tarquinia San Pietro in Palazzi. Anche in questo caso, il numero è da integrare con le opere che riguardano gli altri dicasteri per una cinquantina totale.