Economia

Riaprono le scuole, Cgil Monza e Brianza: “Si lavora senza sosta, noi ci siamo”

Claudio Persuati, Segretario della Flc, affronta in quest'intervista ad MBNews tutte le problematiche ancora in piedi a pochi giorni dal 14 settembre. In primis il sistema dei trasporti e la gestione degli spazi comuni.

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Dal lockdown al countdown. In qualche modo sempre di Covid-19 si sta parlando. Ma se il lockdown è riferito ai due mesi chiusi in casa, che tutti speriamo non debbano ritornare, il countdown è il conto alla rovescia che ormai ci separa dal 14 settembre, data di inizio del prossimo anno scolastico.

A pochi giorni da quella che sarà una delle principali prove del nove per scongiurare l’aumento dei contagi, i dubbi sono più delle certezze. Le linee guida, emanate con un discreto ritardo e qualche confusione di troppo dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non hanno contribuito a rassicurare sulla capacità complessiva del sistema scuola di arrivare preparato, sul fronte della sicurezza e della prevenzione, al 14 settembre. E di essere in grado di affrontare e gestire al meglio i probabili casi di contagio.

Alle tante domande che in questo momento affollano la mente di docenti, personale scolastico, studenti e famiglie, prova a dare qualche risposta Claudio Persuati (nella foto in alto), Segretario della FLC Cgil Monza e Brianza. Che, in quest’intervista ad MBNews, assicura “sull’impegno del sindacato e dei tanti che sono in prima linea per avere il maggior numero di cattedre coperte a partire dal 14 settembre”.

E, guardando alla ormai vicina riapertura delle scuole, più che il mancato arrivo dei tanto sbandierati banchi con le rotelle, teme “le problematiche legate alla gestione del sistema dei trasporti e degli spazi comuni negli istituti scolastici”.

Il 14 settembre è dietro l’angolo e le scuole, anche a Monza e in Brianza, riapriranno i cancelli agli studenti dopo oltre 6 mesi di chiusura. Quali sono le priorità a cui si sta lavorando in questo momento?

C’è un grande impegno di tutti, dal personale scolastico all’Ufficio scolastico provinciale, per riuscire a coprire le cattedre dei docenti a partire dal 14 settembre. L’obiettivo è di avere una percentuale molto ridotta di cattedre mancanti. Il 28 agosto dovrebbero essere nominati di ruolo tutti quelli che hanno superato concorsi vecchi, anche quello del 2016. Poi dal 31 agosto parte l’attuazione della Gps (Graduatoria provinciale delle supplenze) per i precari e questa è una novità.

 

A proposito di precari, quest’anno, come conseguenza del Covid-19, il ministero dell’Istruzione ha avviato procedure nuove per il reclutamento. Come è andata?

Per la prima volta i precari hanno dovuto fare le domande esclusivamente via computer. Le procedure si sono concluse il 7 agosto. Pensare che con questa scadenza si possa riuscire a sistemare tutto per i contratti a tempo determinato entro il 14 settembre è una lotta contro il tempo. Se si può fare un appunto alla ministra Azzolina, è proprio quello che si poteva partire prima con le nuove procedure, magari già a Pasqua, mentre si è preferito aspettare giugno.

A Milano il liceo scientifico Bottoni si affiderà anche a docenti in pensione volontari pur di non ricorrere alla didattica a distanza. Ci sono casi simili anche a Monza e in Brianza?

Che io sappia no. In ogni caso io non farei il tifo per questo tipo di iniziativa, che mi sembra piuttosto approssimativa e non può essere normalizzata. Più che pensare agli ex docenti volontari concentrerei l’attenzione sul riempire l’organico con chi ha diritto di lavorare, anche se precario fino al 30 giugno.

Oltre alla carenza di docenti di ruolo, sono tante le criticità che la scuola si appresta ad affrontare. Quali quelle più preoccupanti?

Dal nostro osservatorio sindacale che, come le scuole, praticamente non ha mai chiuso in queste settimane estive, ci arrivano numerose richieste e segnalazioni. Direi che l’esigenza principale è gestire al meglio gli spazi per la didattica. Sono state recuperate aule vecchie, magazzini, perfino seminterrati. In quest’epoca segnata dal Covid-19, è necessario rendere più funzionanti e sostanziali strumenti come il DVR (Documento valutazione rischi) che la scuola già possiede da tempo.

In questo senso, come sindacato, stiamo operando nella massima collaborazione per dare un contributo al coordinamento delle decisioni tra i Dirigenti scolastici, l’Rspp (Responsabile del servizio prevenzione e protezione), l’Rls (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) e il medico competente. Su quest’ultima figura abbiamo già sollevato all’Ats Monza e Brianza il problema dell’eccessivo numero di scuole di cui ogni singolo medico dovrà occuparsi.

Si parla molto degli orari scaglionati di ingresso ed uscita da scuola. La tematica si lega alla gestione del sistema dei trasporti e alla disponibilità di mezzi. Cosa ne pensa?

Credo che, al netto del grande impegno delle scuole dal punto di vista della sicurezza, il problema principale a partire dal 14 settembre sarà proprio quello degli spostamenti con il trasporto pubblico locale. Gli orari scaglionati da soli non risolvono il problema. Bisognerà trovare soluzioni legate alla disponibilità di mezzi e alle esigenze dell’utenza. Questo è un nodo cruciale, così come quello della gestione degli spazi comuni, bar, mense, macchinetta del caffè, all’interno degli istituti scolastici.

In questi giorni i test sierologici volontari e gratuiti per il personale scolastico, docente e non, sono al centro dell’attenzione. Le prenotazioni sono ancora poche. Come mai?

Noi come sindacato siamo per la tutela della salute e della sicurezza e, quindi, suggeriamo a tutti di fare il test sierologico. E’ un’opportunità per avere un’indicazione utile sulla diffusione del contagio. Attualmente molto personale scolastico è ancora in ferie e questo potrebbe spiegare le poche prenotazioni. Mi auguro che nei prossimi giorni si riesca a gestire il probabile aumento delle richieste. Se i tempi per il test si allungassero troppo, ci potrebbero essere problemi per l’isolamento volontario e l’inizio dell’attività didattica.

Recentemente ha fatto scalpore l’affermazione della ministra Azzolina che ha pubblicamente definito i sindacati “sabotatori”. Cosa si sente di risponderle?

Mi verrebbe da dire, con una battuta, che per come ha conosciuto lei il mondo del sindacato attraverso l’Anief probabilmente ha ragione. Parlando più seriamente, invece, sono d’accordo con il nostro segretario nazionale, Landini, che ha dichiarato: “La Azzolina non sa di cosa parla”. La realtà è che i sindacati confederali vivono grazie alle tessere pagate dagli iscritti e, anche con il caos causato dal Covid, sono in prima linea per affrontare tutti insieme le problematiche del prossimo anno scolastico.

Se dovesse lanciare un messaggio a chi lavora nella scuola e guarda al futuro prossimo con qualche timore, da sindacalista cosa gli direbbe?

Noi ci siamo e ci saremo per tutti quelli che hanno bisogno. Nessuno si deve sentire da solo, soprattutto a scuola. Dal 24 febbraio in poi abbiamo continuato, nonostante le limitazioni dovute al Covid, a fornire un supporto a distanza attraverso il nostro sito (http://www.flcmonza.it/) e, soprattutto, le mail (monza@flcgil.it, claudio.persuati@cgil.lombardia.it). Continueremo a farlo anche nelle prossime settimane, nella speranza di tornare progressivamente alla quotidianità ordinaria.

Siamo consapevoli che questa nuova normalità determinata dal Covid ci sta mettendo a dura prova, ma a giugno gli esami di terza media e quelli di maturità sono stati una dimostrazione di forza del sistema scolastico che ha tirato fuori percorsi originali, in parte anche replicabili con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Il consiglio, è sempre quello di rimanere aggiornati tramite i canali del sindacato, anche visitando la sezione del sito della Cgil di Monza e Brianza che riguarda la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza.

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