Asfalti Brianza, mercoledì la Conferenza dei Servizi. I comitati: “Interventi seri, se no si metta la parola fine”

29 settembre 2020 | 09:25
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Asfalti Brianza, mercoledì la Conferenza dei Servizi. I comitati: “Interventi seri, se no si metta la parola fine”

Il 30 settembre scadrà anche il tempo concesso dalla Provincia all’azienda per sgomberare la montagna di fresato sul piazzale dello stabilimento.

Per il comitato del quartiere Sant’Albino di Monza c’è una data segnata in rosso sul calendario: è quella del 30 settembre 2020, giorno in cui la Provincia di Monza e Brianza potrebbe svoltare la questione AsfaltiBrianza, l’azienda che produce asfalto a Concorezzo, da anni al centro di numerose polemiche. Una data importante per almeno due ragioni. In primo luogo perchè il prossimo mercoledì scadrà il tempo concesso dalla Provincia all’azienda per sgomberare la montagna di fresato accumulata sul piazzale della fabbrica e per mettere in regola l’attività dello stabilimento secondo le indicazioni di ATS e ARPA. E poi perchè si terrà proprio in quella giornata la Conferenza dei Servizi, per valutare le richiesta fatte dall’azienda relativamente all’incremento della produzione.

“Se entro il 30 settembre non ci saranno interventi strutturali – tuonano dal Comitato – chiediamo alle istituzioni di mettere la parola fine”.

Facciuto (La Rondine): “Ci aspettiamo una presa di posizione dalle istituzioni”

In questi ultimi mesi il comitato Sant’Albino ha dato voce ai tanti residenti di Monza, Concorezzo, Agrate e Brugherio stremati da fumi e cattivi odori provenienti dallo stabilimento. Dopo lo stop dovuto all’emergenza Coronavirus, un’ordinanza di chiusura temporanea emessa dal sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio, e la revoca dell’AUA da parte della Provincia, la questione Asfalti Brianza torna ora a bussare nelle case dei residenti. Un disagio, quello che l’azienda provoca ai cittadini di 4 comuni brianzoli, che è entrato più volte tra i banchi dei consigli comunali. L’ultima volta, pochi giorni fa a Concorezzo quando Francesco Facciuto, capogruppo della lista civica “LaRondine” ha chiesto all’amministrazione «risolutezza sul tema», auspicando una «presa di posizione formale sulla chiusura qualora non ci dovesse essere la rimozione dei rifiuti».

Bossi e Facciuto durante una seduta del consiglio comunale di Concorezzo.

E sempre questo mercoledì si terrà nella sede della Provincia di Monza e Brianza la Conferenza dei Servizi per rispondere alla domanda depositata dall’azienda 2 mesi fa di aumentare la produzione di asfalto e reimmettere nel ciclo produttivo il fresato, cioè il conglomerato bituminoso recuperato mediante fresatura degli strati del rivestimento stradale.

Secondo l’azienda anche “componenti emotive” nella percezione degli odori

«Entro il 14 agosto Asfalti Brianza avrebbe dovuto proporre un piano serio per il futuro dell’Azienda e non l’ha fatto – dichiarano dal comitato Sant’Albino. – L’azienda ritiene di non fare alcun intervento strutturale. Si limiteranno a sostituire i filtri a manica e promettono dei nebulizzatori, degli ugelli che vaporizzerebbero composti chimici miranti ad abbattere, secondo loro, odori ed inquinanti. Asfalti Brianza, con l’abituale sfrontatezza ci spiega poi che “le criticità connesse con le molestie olfattive sono spesso caratterizzate dall’interessamento di una significativa componente emotiva e, pertanto, la loro trattazione richiede un approccio particolarmente rigoroso, basato esclusivamente su criteri tecnico-scientifici”. Questa azienda, in barba ai due sequestri da parte della Procura della Repubblica (per illecita gestione dei rifiuti il primo; per irregolarità delle emissioni il secondo) e nonostante la sospensione dell’ AUA da parte della Provincia, ha l’ardire di richiedere un grande aumento della produzione e di poter utilizzare il fresato nella produzione anziché smaltirlo secondo i criteri di legge».