Ceriano, i genitori aspettano ancora una soluzione per le scuole

«Si sono mossi tardi». «Hanno fatto una figuraccia». «Pensano solo alle foto da mettere sui social, senza mai parlare dei problemi». Sono solo alcune delle critiche mosse dai genitori dell’istituto comprensivo Cesare Battisti di Ceriano Laghetto.
«Si sono mossi tardi». «Hanno fatto una figuraccia». «Pensano solo alle foto da mettere sui social, senza mai parlare dei problemi». Sono solo alcune delle critiche mosse dai genitori dell’istituto comprensivo Cesare Battisti di Ceriano Laghetto all’amministrazione comunale, e in particolare al sindaco Roberto Crippa e al vice Dante Cattaneo, che proprio pochi giorni fa avevano annunciato che avrebbero messo a disposizione degli studenti della primaria e della secondaria inferiore di primo grado alcuni spazi di proprietà del comune, per ovviare al problema di un plesso scolastico ormai saturo, dove mantenere il distanziamento sociale per via del Covid-19 sarebbe impossibile. Peccato che, riferiscono i genitori, i fatti si siano svolti in maniera diversa.
«Il 7 agosto la scuola ha scritto al comune per condividere gli aspetti organizzativi del nuovo anno scolastico e, in particolare, per chiedere di mettere a disposizione degli spazi per la primaria – riepiloga una mamma, portavoce della lista civica Orizzonte Comune -. Il comune di Ceriano ha risposto il 17, proponendo gli ambienti comunali di sala consiliare e sala polivalente del municipio, biblioteca, e i centri civici delle frazioni Brollo e Dal Pozzo: non ha fornito però, come invece aveva richiesto la preside, le relative metrature e planimetrie. Assenti al consiglio di istituto del 25 agosto, solo in seguito a un sollecito scritto da parte dei genitori il sindaco Crippa e l’assessore Romana Campi hanno acconsentito a un incontro nella serata di mercoledì 2 settembre con una delegazione del comitato genitori. Si sono mossi male e tardi – conclude – probabilmente se non fossimo intervenuti a sollecitare saremmo partiti con le lezioni a settimane alternate».
Il vero problema è che nessuna delle soluzioni avanzate si è mostrata finora definitiva. Scartata la proposta di servirsi delle tensostrutture della Protezione civile, di metratura insufficiente, così come quella di dividere la palestra in due classi perché sarebbe risultata troppo rumorosa, è stata presa in considerazione l’idea di usare delle aule della scuola di Cogliate, appartenente allo stesso plesso scolastico: le aule cogliatesi però non sono più grandi di quelle di Ceriano, e non risolverebbero, quindi, il problema del distanziamento. «Ci hanno presentato la proposta dell’architetto ed ex assessore Bruno Bellini – riferiscono da Orizzonte Comune in merito all’incontro del 2 settembre -. Utilizzando le aule di musica, scienze ed arte per le classi più numerose, e sistemando in maniera diversa i banchi per le classi dai 21 ai 23 studenti, Bellini ritiene di riuscire a mantenere la distanza di 1 m tra gli studenti, garantendo la frequenza in presenza di tutti gli studenti della scuola secondaria. In realtà Dirigente scolastica richiedeva distanze più ampie, ma siamo comunque in attesa di una risposta in merito dal responsabile della sicurezza».
Restano poi altre questioni aperte, dalla presenza degli insegnanti di sostegno all’interno delle aule al problema della primaria, che rischia di vedere alcuni gruppi classe smembrati per diminuirne il numero. E se è già certo che la V C avrà come classe l’aula consiliare e la IV della stessa sezione la biblioteca, non è stata ancora trovata una collocazione per la V B. Sembra certo che il post scuola non partirà, non avendo ricevuto i numeri necessari, mentre il pre scuola dovrebbe essere garantito, anche se probabilmente non dal primo giorno, e con più di un incognita, prima fra tutte la possibilità di gestirlo al di fuori degli spazi scolastici. Non ci sono novità, invece, né per il servizio scuolabus né per quello della mensa: «Ci ha fatto un po’ specie renderci conto che, se il comune di Cogliate si era informato per capire se il prezzo sarebbe aumentato (e in effetti è aumentato: la lunch box a Cogliate dovrebbe costare dai 4 agli 8 € in più rispetto al pasto normale, ndr), a Ceriano non ci avevano minimamente pensato» è il commento di Orizzonte Comune.
«Le scuole di Ceriano e Cogliate sono raggruppate in un unico istituto, ma a Cogliate l’amministrazione ha fatto meglio, è stata più collaborativa e presente – insiste Barbara Perla, mamma di una ragazzina che tra meno di due settimane dovrebbe cominciare la prima media, ma ancora non si sa a che condizioni -. Non voglio parlare di politica, ma, dopo aver votato Cattaneo per due volte e Crippa alle ultime elezioni, posso dire che dopo questo la Lega non la voterò più. La scuola dovrebbe essere il primo argomento in agenda per ogni comune – ragiona -, mentre per loro si vede che non è importante: non si può arrivare a parlarne ad agosto».
Nei giorni in cui normalmente si prepara lo zaino per un nuovo anno scolastico, comprando un nuovo diario e temperando le matite, a Ceriano si aspetta invece di capire dove e come si frequenteranno le lezioni: la prima campanella suona il 14 settembre, tra 10 giorni.