Philippe Daverio, quando conobbi il critico che amava l’arte

Anche la Brianza piange la scomparsa di Philippe Daverio, uno dei più grandi storici dell’arte che l’Italia abbia avuto.
È morto questa notte all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. Uno dei maggiori critici d’arte d’Italia, un divulgatore che in maniera poco accademica sapeva raccontare l’arte alle persone.
Daverio conosceva bene anche la Brianza: amico del pittore Gaetano Orazio di Cremella, a cui aveva dedicato anche una puntata della sua trasmissione, era stato anche più volte ospite ad Arcore per visitare Villa Borromeo, sia prima, sia dopo il suo restauro. Aveva tenuto in più di un’occasione delle serate con il tutto esaurito al Teatro Nuovo, incantando la platea.
Fu proprio prima di una di quelle lezioni magistrali, il 14 maggio del 2017, che ebbi la fortuna di conoscerlo più da vicino. Prima della lezione si fermò in un bar per un bere qualcosa assieme al sindaco, Rosalba Colombo, e all’assessore alla Cultura, Paola Palma. Cercavo di intervistarlo da quando era arrivato in città, ma fino a quel momento non era stato possibile, troppo era stato l’affetto dei suoi fan che lo avevano circondato e inondato di complimenti e ringraziamenti. Per tanti anni lui aveva condotto la trasmissione sull’arte, Passepartout su Rai3 facendo scoprire i tesori del nostro Bel Paese anche ad un pubblico non colto, con un linguaggio semplice, ma non banale, ricco di esempi e metafore che aiutavano a digerire i concetti dell’arte, anche i più difficili.
“E lei non viene?” Mi disse quando stavano per entrare nel bar… “Certo, volentieri”. E ancora una volta non riuscì ad intervistarlo, perchè Daverio era un fiume in piena di racconti. Non gli importava che aveva di fronte solo noi come pubblico, il suo amore per l’arte era talmente forte da non poter essere fermato. Gli bastava vedere un dettaglio che gli ricordava qualche opera famosa per diventare un fiume in piena. Per parlarne come sapeva fare lui, però. Da amante dell’arte, non da professore. Una conoscenza della storia dettagliatissima la sua, ma al tempo stesso resa gustosa, Maestro mi consenta il paragone, come un buon piatto di lasagne.
Quando si presentò puntuale sul palco, il teatro era già stra colmo. E tenne una delle sue lezioni non scontata, mai banale.
Buon viaggio, Philippe Daverio.