Arcore dice “no” ai fondi Regionali per il cavalcavia di via Croce. L’assessore: “Prima la sicurezza”

23 ottobre 2020 | 11:00
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Arcore dice “no” ai fondi Regionali per il cavalcavia di via Croce. L’assessore: “Prima la sicurezza”

L’amministrazione Colombo sceglie di iniziare i lavori nel 2021 senza aspettare il finanziamento regionale previsto per il 2023. Per Bertani (Forza Italia) “Ci sono le elezioni e questo sbandieramento di opere pubbliche dell’ultimo minuto è a dir poco stucchevole”.

Il Comune di Arcore va avanti da solo. Il cavalcavia di via Croce verrà ristrutturato con i fondi comunali e non con quelli stanziati da Regione Lombardianel famoso Piano Marshall tanto contestato dai sindaci del PD, primo cittadino arcorese in primis.

La Giunta Colombo tira dritto e decide di non utilizzare il finanziamento del Pirellone di circa 370mila euro previsto per il 2023, scegliendo invece di utilizzare per la sistemazione del cavalcavia della PEG  “parte dei 600.000 euro di RFI stanziati per la chiusura del passaggio a livello nella speranza che Regione possa farci usare lo stanziamento per altri interventi” – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Fausto Perego. Una presa di posizione forte, che mira a velocizzare un piano di ristrutturazione che il Comune ha già calendarizzato per i primi mesi del 2021 e che invece Regione avrebbe posticipato per il 2023.

Il progetto è infatti già pronto e il Comune scalpita per aprire il cantiere. La decisione, secondo quanto ha spiegato l’assessore alle Opere Pubbliche non poteva che essere questa per via delle ricadute in ambito della sicurezza del manufatto.
“È per rispettare le prescrizioni della perizia statistica” – ha spiegato Perego. Le prove statiche sono infatti state eseguite l’ 8 giugno 2017 e la relazione è stata consegnata in Comune nel mese di luglio 2017. A oggi l’incarico per il progetto definitivo è in fase di attribuzione tramite gara ed entro pochi giorni verrà formalizzato.

Dal punto di vista statico il ponte è sicuro (così dice la relazione, ndr) e infatti possono passare tutti i camion, esclusi quelli con carico eccezionali e comunque sulla via Casati e Gilera questo genere di mezzi non transitano – ha precisato l’assessore ai Lavori Pubblici Fausto Perego -. Possiamo ritenere il ponte solido, ma vanno comunque fatte delle opere di manutenzione. I lavori non coinvolgeranno, secondo i piani, la sede stradale e quindi il traffico non verrà impattato“.

Le condizioni del cavalcavia sono sotto agli occhi di tutti. Sono infatti evidenti le crepe, i muri rovinati dove il calcestruzzo mostra il sottostante scheletro in ferro e l’aspetto dei parapetti in diversi punti è danneggiato. Scorrendo la relazione che risale al 2017, appunto, si legge che le indicazioni di intervento indicate sono relative alle solette, ai marciapiedi, alle spalle, ai muri di contenimento, ai giunti di dilatazione e ai  parapetti.

Di altra idea è invece Claudio Bertani, esponente di Forza Italia in Consiglio comunale e ingegnere edile di professione che già si era espresso sul tema le scorse settimane.

“Non c’era nessuna urgenza. Si poteva tranquillamente aspettare il 2023 per iniziare i lavori – ha spiegato -. La Giunta da tempo afferma che il ponte è sicuro ed è stato collaudato. Quelli in programma sono infatti interventi di sistemazione, non strutturali. Sarebbe stato opportuno aspettare i fondi regionali e usare gli stanziamenti comunali previsti per altre opere. Ma ci sono le elezioni e questo sbandieramento di opere pubbliche dell’ultimo minuto è a dir poco stucchevole“.

“Mi spiace per i lombardi di Arcore” – afferma quindi il vice presidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala – Sono risorse che servono come l’ossigeno all’economia e al benessere della nostra popolazione. Il primo insegnamento che offre una pandemia è la collaborazione istituzionale al di là del colore politico. Mi auguro che tutte le persone impegnate in questa lotta possano presto fare tesoro di questo insegnamento per il bene dei cittadini”.