Cultura

Da “cadrega” a “sèm turnà a laurà”: il dialetto brianzolo spopola sulla pagina Brianzasays

Brianzasays è la pagina social che racconta il dialetto brianzolo e lo traduce in inglese. Ha un pubblico di oltre 15 mila follower.

schermata brianza says

Ci sono espressioni (quasi) intraducibili. Frasi, modi di dire, intercalari, esclamazioni, che hanno senso e una musicalità propria solo se espresse in un certo modo. I dialetti funzionano più o meno così: se dici a qualcuno di non brianzolo “tà ghè rasùn”, non solo con buone probabilità non capirà quello che hai detto, ma la frase gli sembrerà più vicina ad una lingua lontana piuttosto che all’italiano.
Rendere accessibili alcune espressioni che appartengono alla tradizione locale è la mission della pagina Instagram BrianzaSays che “traduce” il dialetto brianzolo per chi brianzolo non è. Un hobby portato sui social da Andrea, 24enne nato e cresciuto in Brianza, che con la sua pagina raggiunge quotidianamente oltre 15 mila persone.

“E’ iniziato per caso: nessuna aspettativa”

E’ il 23 ottobre 2019 quando Andrea pubblica su Instagram il primo post di Brianzasays, la pagina social che racconta il dialetto brianzolo e lo traduce in inglese. La parola è “Cadrega”, diventata celebre oltre i confini lombardi grazie ad Aldo, Giovanni e Giacomo nel film “Tre uomini e una gamba“.

«E’ iniziato tutto per caso – ci racconta il fondatore della pagina – ho iniziato a postare delle frasi senza nessuna aspettativa. Avevo visto pagine simili a Milano e Roma e mi sono chiesto se ce ne fosse una anche brianzola. Quando ho scoperto che non esisteva ho iniziato in sordina, senza dire niente a nessuno. Nel giro di qualche mese sono arrivati tantissimi follower e ora abbiamo una comunità di circa 15 mila utenti».

Il post creato durante la pandemia.

«L’obiettivo per me era creare qualcosa di divertente che fosse però in grado di ricordare agli utenti momenti felici legati a quelle parole. Io lego il dialetto, ad esempio, all’infanzia con mia nonna. Da piccolo quando sentivo queste “strane” espressioni ero incuriosito e anche un po’ affasciato: era una lingua nuova e, alle mie orecchie, anche simpaticissima. Adesso tutti questi ricordi si sono trasformati in un hobby, la pagina Brianzasays».

Un successo trasversale

«Mi hanno scritto da tutto il mondo: una pagina di cucina in Messico mi ha mandato una foto della polenta – racconta divertito Andrea. – Per me è una piccola soddisfazione: vuol dire che la pagina piace e funziona. Durante il lockdown ho fatto in modo che diventasse utile per i ristoratori: gli davo spazio sulla pagina per promuovere il loro servizio delivery e poter proseguire l’attività nonostante le difficoltà. E’ un buon modo per utilizzare i social».

«Dopo le frasi in dialetto – conclude Andrea – sono arrivate le foto e il merchandising. Gli scatti sono quelli dei miei follower: li posto per dar loro spazio, costruire una comunità e rendere la pagina più armoniosa e colorata. E poi sono i posti della nostra Brianza. Brianzasays ha un pubblico vario: ci sono tanti giovani che seguono la pagina, ma so di figli che fanno leggere i post a genitori e nonni. Insomma: un bell’incontro generazionale».

 

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