Economia

Contratto aziendale scaduto e straordinari non pagati: sindacati in piazza contro il Banco Desio

Il presidio di questa mattina arriva dopo un tentativo di dialogo, poi dimostratosi fallimentare, con l'Amministratore delegato del Banco.

presidio lavoratori banco desio

Monetizzazione del lavoro straordinariorinnovo del Contratto Integrativo Aziendale scaduto nel 2007. Con queste rivendicazioni, torna in piazza il sindacato, per difendere i diritti dei lavoratori del Banco Desio. E’ successo oggi, mercoledì 28 ottobre, con un presidio organizzato di fronte alla sede storica della Banca, in piazza Conciliazione nel Comune di Desio. CGIL in prima linea, insieme alla FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani.

Il presidio di questa mattina arriva dopo un tentativo di dialogo, poi dimostratosi fallimentare, con l’Amministratore delegato del Banco, definito dall’organizzazione sindacale “un insieme di promesse fumose, chiacchiere e semplice informativa”.

Farina (Fisac Cgil): “Tanti i sacrifici dei lavoratori anche durante il lockdown”

“Nell’arco di un anno e mezzo, è la seconda volta che siamo costretti a organizzare un presidio contro il Banco Desio. Purtroppo le motivazioni rimangono le stesse: contratto aziendale scaduto da 13 anni, unica banca del sistema a non averlo rinnovato nonostante utili positivi, e straordinari imposti ai lavoratori ma non riconosciuti” – commenta Elena Farina della Fisac Cgil di Monza e Brianza. – Eravamo preoccupati lo scorso anno per il futuro della banca e lo siamo maggiormente quest’anno in quanto per la sesta volta in 10 anni c’è stato un cambiamento al vertice. 6 direttori generali in 10 anni con relative buonuscite senza alcun cambiamento sostanziale a favore dei lavoratori”.

“La semestrale lo scorso 30 di giugno – insiste Ferina- registrava un utile netto consolidato di 9,6 milioni di euro a dimostrazione dell’impegno di tutti i lavoratori del Banco e dei grandi sacrifici che gli stessi hanno messo in campo quando anche durante il lockdown le filiali erano aperte garantendo servizi alla collettività”.

“Peccato siano stati ringraziati a parole e non nei fatti”, è l’amara considerazione dei sindacati in presidio. Infatti, 9,6 milioni di utile, secondo l’organizzazione sindacale, si è ottenuto “grazie alla compressione dei costi sul personale”, considerato il risparmio ricavato “da 13 anni di contratto aziendale fermo al 2007”.

“Qualora si dovessero mantenere l’atteggiamento aziendale teso a umiliare il fattore umano e le conseguenti relazioni sindacali legate solo ed esclusivamente alle esigenze unilaterali dell’impresa, le organizzazioni sindacali proseguiranno con una serie di mobilitazioni anche in altri territori dove sono presenti le filiali del Banco Desio”, avverte Farina.

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