Covid, stop a feste private e stretta sulla movida. Ecco il nuovo Dpcm

13 ottobre 2020 | 11:23
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Covid, stop a feste private e stretta sulla movida. Ecco il nuovo Dpcm

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato il nuovo Dpcm contente le nuove misure atte a contrastare la diffusione del Covid 19.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato il nuovo Dpcm contente le nuove misure atte a contrastare la diffusione del Covid 19.

La firma è arrivata nella tarda serata di ieri, dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale. Le nuove misure saranno valide per i prossimi trenta giorni.

MASCHERINE – I principali provvedimenti racchiusi dal documento riguardano l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e nei luoghi chiusi. E’ poi fortemente raccomandato l’uso delle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

FESTE – E’ contenuto il divieto di organizzare feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Saranno consentite, con le regole fissate dai protocolli già in vigore, le cerimonie civili o religiose. Le feste conseguenti alle cerimonie possono invece svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Nelle abitazioni private è  fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero superiore a 6.

SCUOLA – Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio.

SPORT – Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome.

Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti, si legge nella bozza del dpcm, “da parte delle società professionistiche e a livello sia agonistico che di base dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

LOCALI – La stretta riguarda bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. “Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo”. Resta consentita la “ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21”.

QUARANTENA – “Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di Sars-Cov-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”. E’ quanto si legge nella nuova circolale del ministero della Salute che aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena. “Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

“Non ci sarà un nuovo lockdown, ma la pandemia sta assumendo dimensioni che ci obbligano a nuove misure. Dobbiamo tenere aperto il Paese e tutelare, soprattutto, lavoro e scuola. Per questa nuova fase, servono regole, responsabilità e leale collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali: solo così usciremo ancora più forti da questa condizione” ha detto il Ministro Francesco Boccia.