Filt Cgil compie 40 anni, le criticità dei trasporti ai tempi del Covid

15 ottobre 2020 | 10:06
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Filt Cgil compie 40 anni, le criticità dei trasporti ai tempi del Covid

Il sindacato festeggerà il 21 ottobre. Sarà l’occasione per fare il punto su questo settore strategico. Necessari maggiori investimenti in risorse ed infrastrutture e un miglior coordinamento tra le parti in causa.

Lo ha appena ribadito anche il premier, Giuseppe Conte, nell’annunciare l’ultimo Dpcm di questi interminabili e preoccupanti mesi segnati dal Covid-19. I trasporti pubblici locali sono una criticità da tenere sotto particolare osservazione sul fronte della sicurezza. Soprattutto ora che la pandemia sta prepotentemente rialzando la testa anche in Italia.

La discussione verte fondamentalmente su due punti tra essi collegati: l’eventuale opportunità di ridurre l’attuale capienza consentita dell’80% sui mezzi pubblici locali e le difficoltà che questa decisione, presa in nome dell’esigenza di ridurre le possibilità di contagio, comporterebbe sulla tenuta generale di un sistema dei trasporti che tutti i giorni deve consentire a milioni di persone di muoversi, andare a scuola e al lavoro.

In una situazione ancora così incerta e piena di pericoli, i 40 anni della Filt (Federazione italiana lavoratori trasporti) Cgil acquistano, dunque, un significato particolarmente importante. La categoria sindacale, che organizza le lavoratrici e i lavoratori impegnati nei trasporti e nei servizi ausiliari e complementari alle attività di trasporto, celebrerà il suo compleanno il 21 ottobre con una diretta on line a cui interverranno, tra gli altri, anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli e il Segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini.

UN COMPLEANNO DA FESTEGGIARE, MA…

“Per noi è importante ricordare i 40 anni di un sindacato che, in realtà, è nato ancora prima dalle istanze dei lavoratori marittimi, portuali e ferroviari e poi è riuscito ad unire, sotto un’unica sigla, mondi e storie diverse – afferma Sara Tripodi (nella foto in alto), Segretario generale della Filt Cgil Monza e Brianza – una sfida che continua ancora oggi, come dimostrano i contratti nazionali ancora aperti”.

“Nella diretta on line del 21 ottobre, dopo le tavole rotonde virtuali che si sono svolte nei giorni scorsi su settori specifici come i marittimi, il trasporto pubblico ferroviario ed aereo e il trasporto merci, sarà l’occasione per fare il punto su alcuni macro-temi della nostra federazione – continua Tripodi – le difficoltà, accentuate dal Covid, dei trasporti legati al turismo e del trasporto pubblico locale, ad esempio, meritano un’attenzione particolare”.

Sotto la luce dei riflettori, soprattutto in questi mesi della pandemia, anche il trasporto ferroviario. Che presenta delle specifiche problematiche a Monza e in Brianza. “Già prima del Covid il 65% del trasporto pubblico era concentrato nelle ore di punta ed ora, senza ulteriori investimenti, si rischia di chiedere al personale in servizio, proprio quello di cui si parlava fino a qualche mese fa per le aggressioni subite, un ulteriore aggravio con la responsabilità dei controlli sul rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione anti-contagio” sostiene la Segretaria generale della Filt Cgil Monza e Brianza.

“C’è da valutare come cambiare il trasporto business e quanto lo smart working inciderà nel tempo sui processi di mobilità anche nel nostro territorio – continua – sicuramente l’uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti dalla nostra Provincia verso Milano, a causa della paura del contagio, non sarà incentivato e le persone preferiranno soluzioni con mezzi propri”.

Per affrontare le sfide che il comparto dei trasporti deve sostenere, soprattutto da qui in avanti, la Filt Cgil chiede un cambio deciso di rotta: maggiori investimenti su risorse ed infrastrutture, accompagnati da un adeguato coordinamento tra le varie parti in causa. “Non si può gestire la mobilità attraverso una logica di breve termine – afferma Tripodi – bisogna lavorare, tenendo presenti le caratteristiche peculiari dei territori, non solo sull’offerta, ma anche sulla domanda di trasporti, che sono un sistema complesso in cui è necessario tenere insieme i diversi ambiti”.

Una necessità, ormai inderogabile, che coinvolge naturalmente anche il sistema scolastico dei trasporti. Di cui tanto si è parlato e si continua a discutere in riferimento al Covid. “Ci aspettavamo un maggiore coordinamento con l’Agenzia di bacino del Trasporto pubblico locale e, in parte, anche con la Provincia di Monza e Brianza, che a luglio ha lanciato anche il progetto ReStart, a cui abbiamo aderito” spiega la Segretaria generale della Filt Cgil Monza e Brianza.

“Nel nostro territorio, però, i numeri ci dicono che il trasporto scolastico rappresenta una piccola parte rispetto a quello privato e sociale – continua – per questo, tra le nostre priorità, non possiamo dimenticare, ad esempio, la gestione delle numerose casse integrazione nelle aziende che fanno noleggio con conducente, in particolare nel turismo. Una bolla destinata a scoppiare con la fine del blocco dei licenziamenti”.