Piano Marshall, Corti (Pd) replica a Villa (Lega): “È vergogna senza precedenti”

8 ottobre 2020 | 11:19
Share0
Piano Marshall, Corti (Pd) replica a Villa (Lega): “È vergogna senza precedenti”

Corti:”Ci troviamo di fronte a una vergogna senza precedenti, una concezione della cosa pubblica ingiusta e pericolosa, una relazione istituzionale distorta e discriminatoria.”

Non ha certo voglia di lasciargliela passare liscia per l’uscita che ha fatto Andrea Villa, leader provinciale della lega, circa le sue ultime dichiarazioni sul cosiddetto Piano Marshall, il sindaco di Desio, Roberto Corti. 

Un sintetico passo indietro per conoscere l’origine della polemica che risale a martedì quando i sindaci del centro sinistra si sono ritrovati ad Arcore per protestare proprio contro le modalità di distribuzione e assegnazione delle risorse del mega piano di rilancio economico voluto dalla Giunta Fontana. oltre 3 miliardi di euro per tutta la Lombardia.

Un piano illustrato ieri proprio dalla Giunta in Autodromo dove è sono stati annunciati i primi interventi del valore di 125 milioni di euro. Tutto bene? Neanche per sogno perchè il pd accusa la giunta di centro destra di aver destinato quei soldi solo a comuni di centro destra. Ad esclusione di Arcore, ma per un’opera già finanziata a livello locale.
Per dovere di cronaca è giusto precisare che tutta la querelle ruota intorno a quella che possiamo definire la fetta grossa della torta. All’inizio del 2020, in piena crisi pandemica, la regione aveva stanziato già 400 milioni da destinare a pioggia su tutti i comuni. Il contenzioso nasce sulla restante parte di circa 2,6 miliardi (distribuiti a livello regionale).
E dopo il duro intervento di Andrea Villa che ieri parlava di sgarbo istituzionale da parte dei sindaci del Pd che non avevano presenziato alla incontro in Autodromo con Fontana, oggi Roberto Corti, primo cittadino di Desio, sale in cattedra con il megafono. 

“Nessuno è stato informato su come potere accedere a questi finanziamenti, che sono stati distribuiti nelle segrete stanze delle segreterie di Lega e Forza Italia, con il solo criterio dell’appartenenza. I numeri valgono più di mille parole!” – e aggiunge – “I numeri parlano chiaro – afferma invece Corti, che l’altro ieri ha partecipato alla manifestazione di protesta promossa dai sindaci di centrosinistra ad Arcore. Ai comuni brianzoli sono stati assegnati 6,2 milioni di euro. Di questi a Monza 2,4 milioni, mentre ad altri comuni amministrati dal centrodestra (Varedo, Roncello, Biassono, Lazzate, Cogliate, Ceriano Laghetto, Lentate sul Seveso, Giussano, Besana Brianza, Albiate, Sovico) 3,5 milioni di euro. All’unico Comune a guida centrosinistra, Arcore, è stata recapitata una vera e propria presa in giro: 369 mila euro che saranno disponibili nel 2023 per un’opera che il Comune guidato da Rosalba Colombo ha già finanziato con eguale importo ed è prossima ad appaltare. Peccato però che Arcore non vedrà un euro di contributo regionale perché, come è scritto chiaramente nella DGR 3531 di Regione Lombardia, se l’opera è già finanziata i soldi stanziati da Palazzo Lombardia torneranno al mittente”.

Lo sgarbo istituzionale di cui ha parlato il consigliere Villa – continua il Sindaco di Desio – è stato fatto nei confronti dei cittadini residenti nei comuni amministrati da sindaci di un colore politico diverso da quello della destra. I numeri si commentano da soli e sbugiardano Andrea Villa che mente sapendo di mentire, invitando i sindaci di centrosinistra a restituire soldi che non hanno mai ricevuto: potrebbe fare lo stesso invito ai sindaci di Lega e Forza Italia visto che sono gli unici che li hanno avuti”.

Il sindaco snocciola l’elenco delle opere finanziate domandandosi perché le risorse sono finite solo ai comuni amministrati dal centrodestra: “Perché 100 mila euro a Varedo per un parco giochi e non altrove? Perché 150 mila euro per i centri storici di Ceriano Laghetto, Lazzate e non ad altri? Perché 550 mila euro per le piste ciclabili a Monza e non in altri comuni? Non è stato fatto un bando ad evidenza pubblica, non è stata mandata una richiesta a tutti i sindaci che avrebbero potuto discutere su opere strategiche da realizzare per tutto il territorio. Ci troviamo di fronte a una vergogna senza precedenti, una concezione della cosa pubblica ingiusta e pericolosa, una relazione istituzionale distorta e discriminatoria. La Regione guidata dal Presidente Fontana ha il dovere di chiarire al più presto, se è in grado, quali criteri ha utilizzato per assegnare risorse ad alcuni comuni rispetto ad altri”.