Riaperta via degli Zavattari: asfalto stampato al posto delle lastre in pietra

19 novembre 2020 | 05:11
Share0
Riaperta via degli Zavattari: asfalto stampato al posto delle lastre in pietra

L’intervento ha interessato un’area del centro storico di complessivi 1.800 mq danneggiati dal continuo passaggio di macchine e autobus.

Ha riaperto stamattina, 19 novembre, via degli Zavattari a Monza. La via centrale della città si è rifatta il look dicendo addio alle lastre di pietra che sono state sostituite da asfalto stampato.
 «Abbiamo chiuso una ferita aperta da anni nel cuore della città, ha dichiarato il Sindaco Dario Allevi. Via degli Zavattari sembrava una strada bombardata. Monza non poteva più sopportare una situazione di degrado di questo tipo. Con questo progetto siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità».
E proprio nel giorno della riapertura politici tecnici e forze dell’ordine, hanno effettuato un sopralluogo per valutare la fine dei lavori. «La pavimentazione in pietra – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Simone Villa – non era adatta a sopportare i carichi di traffico a cui è sottoposta ogni giorno via degli Zavattari. Inoltre c’era un problema di sicurezza a causa degli infortuni ai pedoni e dei danni alle auto. Con questo intervento, innovativo dal punto di vista dei materiali e delle tecnologie utilizzate, abbiamo finalmente adeguato una delle strade più importanti della città al suo utilizzo, garantendone la durata nel tempo».

IL NUOVO ASFALTO STAMPATO

L’intervento iniziato ad agosto ha interessato un’area del centro storico di complessivi 1.800 mq danneggiati dal continuo passaggio di macchine e autobus. Il progetto ha previsto la posa di asfalto «stampato», una tecnologia che consente di migliorare la durata della pavimentazione riprendendo la forma ed il colore dei materiali di pregio esistenti per continuare a dare l’idea di camminare sulle lastre in pietra di Luserna. Per «sostenere» il peso del traffico sono state fatte nella strada delle «iniezioni» di resina poliuretanica: il materiale è in grado di occupare gli spazi vuoti nel sottosuolo, conferendo così maggiore solidità al terreno. Si tratta di una tecnologia innovativa che garantisce la durata nel tempo e rispetta i requisiti di tutela ambientale. Rifatte anche tutte le caditoie e le griglie a bordo strada.  Il costo dei lavori è stato di 500 mila euro.