Sanità, nuovi confini per le ASST della Brianza. Il dibattito spacca il Consiglio regionale

L’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, fuga ogni dubbio: nessun ulteriore ritardo del processo di ridefinizione dei confini delle ASST brianzole.
L’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, fuga ogni dubbio: nessun ulteriore ritardo del processo di ridefinizione dei confini delle ASST brianzole. Desio, dal primo di gennaio, andrà a costituire la nuova Azienda Socio-Sanitaria Territoriale con Vimercate e con Monza candidata a divenire un IRCCS.
Un tema caldo, soprattutto di questi tempi, che ha acceso il dibattito tra maggioranza e opposizioni. Se da una parte esulta il vice capogruppo del Carroccio lombardo, Andrea Monti, dall’altra il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti (promotore proprio oggi di una interrogazione) chiede un maggior coinvolgimento dei sindaci.
“È tutto confermato – dice Andrea Monti – ed è come dicevamo da settimane: la cabina di regia tecnica ha lavorato in questi mesi, nonostante il Covid, per preparare il documento tecnico con cui si arriverà al nuovo assetto territoriale. A me non interessano le polemiche, capisco siano naturali nel contesto politico, ma noi forze di maggioranza abbiamo lavorato responsabilmente per definire una razionalizzazione migliore dei confini che potesse evitare il depotenziamento di Desio.Noi continuiamo a lavorare per salvare Desio e valorizzare tutti i presidi ospedalieri”.
“Il progetto di riorganizzazione dell’Asst della Brianza è stato stilato ma dovrà tenere conto delle osservazioni dei sindaci” commenta Gigi Ponti “Solo oggi– afferma Ponti- dopo 4 richieste andate a vuoto, abbiamo saputo che il progetto per la nuova Asst brianzola è pronto. Per leggerlo bisognerà attendere almeno una decina di giorni, quando sarà presentato ai sindaci e ai consiglieri regionali. Il timore fondato è che il documento sia ridotto a un atto di pura natura compilativa, mentre doveva essere l’occasione per il rilancio e il riassetto della sanità brianzola, viste le puntuali esigenze espresse dal territorio”.
A non essere soddisfatto anche il consigliere regionale Marco Fumagalli, Movimento 5 Stelle, nello specifico sul percorso di riconoscimento di un’IRCSS al San Gerardo di Monza. Fumagalli dichiara: “L’assessore Gallera dovrebbe anche illustrare precisamente il percorso per il riconoscimento del San Gerardo come IRCSS. Non avendo ricevuto la documentazione come avevo richiesto con un accesso agli atti nutro dei dubbi che il percorso di riconoscimento stia seguendo il percorso corretto per cui i soci fondatori sono solitamente individuati esclusivamente tra gli enti pubblici. Mi auguro che non ci sia la solita superficialità di Regione Lombardia nell’affrontare un percorso che è fondamentale nel riassetto della sanità brianzola”.