Rapporto ACI: tra le strade più pericolose d’Italia anche le “monzesi” SS36 e tangenziale Nord

17 novembre 2020 | 06:06
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Rapporto ACI: tra le strade più pericolose d’Italia anche le “monzesi” SS36 e tangenziale Nord

Secondo i dati del report, il venerdì è il giorno in cui si verificano più incidenti (il 15,4%). Dalle 18 alle 20 le ore più critiche. 

76 incidenti su 100 avvengono nei centri abitati, 6 in autostrada e 18 su strade extraurbane. E’ questa la prima fotografia che emerge dallo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2018”, realizzato dall’ACI (Automobile Club Italia), che analizza i 37.228 incidenti (1.166 mortali), 1.344 decessi e 59.853 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale del Belpaese.

Una classifica che conferma, a grandi linee, il trend degli ultimi anni e che individua le strade da bollino nero in Italia. Tra queste anche alcuni tratti “monzesi”, a partire dalla Tangenziale Nord di Milano e la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.

Le strade più pericolose d’Italia secondo il rapporto ACI

Le autostrade urbane si confermano quelle con la maggiore densità di incidenti a causa degli elevati flussi di traffico e della pluralità di mezzi diversi. Il tratto urbano della A24 a Roma (13,2 incidenti/km), il Raccordo di Reggio Calabria (12,5 incidenti/km e la tangenziale Nord di Milano nel tratto Monza e della Brianza (10 incidenti/km) sono, infatti, le strade sulle quali si verificano più incidenti, mentre per la rete autostradale la media nazionale è di 1,2 incidenti/km.

Per le strade extraurbane, dove la media nazionale è di 0,6 incidenti/km, il triste primato spetta alla statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nei tratti in provincia di Milano (8,3 incidenti/km) e in provincia di Monza e della Brianza (7,6 incidenti/km) e alla SS 131 dir – Carlo Felice in provincia di Cagliari (7,2 incidenti/km).

Le fasce critiche 

Secondo i dati del report, il venerdì è il giorno in cui si verificano più incidenti (il 15,4%). Dalle 18 alle 20 le ore più criticheGiugno e Luglio sono invece i mesi con la maggiore incidentalità (rispettivamente il 9,9% e 10,4% del totale).

Ecco chi migliora

Relativamente al 2018, nel complesso, le strade nelle quali gli incidenti sono diminuiti in modo consistente: SS 7 quater Domiziana, SS 69 di Val d’Arno, SS 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, SS 222 Chiantigiana, SS 229 del Lago d’Orta, SS 513 di Val d’Enza ed il Raccordo Tangenziale Nord Città di Bologna (Casalecchio-Aeroporto-San Lazzaro).