Tangenzialina, presentato lo studio di fattibilità: tunnel aperto entro la primavera

27 novembre 2020 | 07:49
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Tangenzialina, presentato lo studio di fattibilità: tunnel aperto entro la primavera

Lo studio presentato dalla Provincia ai Comuni di Monza, Lissone, Vedano propone soluzioni ad alcune criticità segnalate dalle amministrazioni.

Forse è la volta buona. La tangenzialina dell’Ospedale, il progetto che collegherà la Statale 36 alla Sp6 potrebbe essere completato entro la primavera. Un cantiere di certo non nato sotto la buona stella, che ha dovuto affrontare mille difficoltà in questi anni: intoppi burocratici, bandi deserti, discariche abusive sotterranee e per finire, nel 2020 si sono aggiunti i rallentamenti dovuti all’emergenza Coronavirus.

In questi giorni si è conclusa la realizzazione dell’impiantistica e della parte strutturale e sono in corso le prove di verifica sulla qualità della fondazione stradale realizzata: si tratta di una operazione propedeutica all’avvio degli interventi per realizzare il pacchetto stradale e la posa dell’asfaltatura.

La svolta per il completamente della tangenzialina dell’ospedale è avvenuta nell’ottobre del 2019, con l’aggiudicazione dell’appalto da parte della Eatec Srl, che ha assunto l’incarico di completare gli interventi, oramai giunti al 75% del totale.

Per arrivare pronti all’apertura del tunnel entro la primavera, la Provincia ha presentato ai Comuni di Monza, Lissone, Vedano uno studio di fattibilità per proporre possibili soluzioni ad alcune criticità segnalate proprio dalle amministrazioni in riferimento al governo del traffico locale con l’obiettivo di mettere in sicurezza la viabilità della SP6- Var e della viabilità adiacente al tracciato che ricade all’interno dei Comuni coinvolti.

“In previsione dell’apertura del tunnel è fondamentale valutare gli effetti che ricadranno sulla viabilità locale considerando che da quando è stata progettata l’opera ad oggi l’area circostante ha subito continue trasformazioni urbanistiche. – spiegano il Presidente Luca Santambrogio e il consigliere delegato Fabio Meroni – Per questo la Provincia ha accolto la richiesta dei Sindaci di lavorare ad un progetto coordinato con le soluzioni migliori per mettere in esercizio la variante considerando il contesto urbanistico, i costi e l’impatto sul territorio derivante dai 700 veicoli/ora previsti ed attesi nelle ore di punta del mattino lungo la direttrice SS36/SP6 Var. Nei prossimi giorni sono già stati programmati ulteriori incontri con i tecnici per discutere tutte le problematiche e rendere attuabile lo studio di fattibilità. All’appello manca ancora Pedemontana che abbiamo in programma di incontrare a breve per capire le intenzioni sulla realizzazione dell’opera TRMI 10 e sulla questione del finanziamento di tutte le opere di connessione necessarie”.

La proposta progettuale che la Provincia ha presentato non prevede, in una prima fase, importanti opere infrastrutturali ma azioni localizzate per salvaguardare la sicurezza degli utenti della strada e delle aree urbanizzate al contorno del polo ospedaliero.

Sono stati proposti poi successivi interventi per lotti funzionali sulla Via Nobel/ Via Grandi della Vittoria ( la via che collega Lissone con Vedano) per mettere in sicurezza gli accessi ed i passi carrai con la realizzazione di una nuova controstrada a servizio delle zone residenziali, la messa in sicurezza della viabilità con la separazione fisica della carreggiata tra sensi di marcia, la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali/ciclopedonali, nonché la connessione diretta della SP6 var, con la viabilità lissonese.

I 4 lotti funzionali identificati nello studio di fattibilità richiederebbero un investimento complessivo di circa 480 mila euro.

Foto di repertorio del 2019.