La metropolitana per Vimercate riparte dal Pirellone. Ma ora rischia di fermarsi a Milano

Stanziati dalla Regione 900mila euro per lo studio della metrotranvia, però a Palazzo Marino pensano anche alla M2 solo fino ad Agrate
La metropolitana verso Vimercate riparte dal Pirellone, con la Regione che ha confermato lo stanziamento di 900mila euro per realizzare lo studio di fattibilità tecnica ed economica del futuro collegamento metropolitano tra Cologno Nord e le Torri Bianche.
Si tratta della valutazione preliminare per una metrotranvia ad alte prestazioni, e non della metropolitana vera e propria la cui realizzazione è stata bocciata nel 2010 dalla Corte dei Conti come troppo costosa, ma che è risultata come la soluzione migliore tra 4 diverse possibilità valutate negli ultimi anni dal Comune di Milano, come capofila dell’opera, assieme ai municipi di Vimercate, Agrate, Concorezzo, Brugherio e Carugate interessati dal prolungamento previsto per la linea verde M2.
Lo stanziamento della Regione fa avanzare il percorso amministrativo che dovrà stabilire se la metrotranvia, stimata circa 400milioni di euro rispetto a circa 1 miliardo previsto per la normale metropolitana, avrà i requisiti di utilità e convenienza per poter essere finanziata e quindi proseguire nei successivi passaggi di progettazione e ricerca delle coperture economiche.
Intanto al Pirellone rivendicano il risultato raggiunto dopo mesi di polemiche da parte dei gruppi di opposizione di Pd e Movimento 5 Stelle sul mancato contributo regionale a un’opera attesa da tempo e viene precisato che la decisione della Giunta Fontana di stanziare i 900 mila euro per il prolungamento della M2 nel bilancio 2021 è un’anticipazione rispetto alle previsioni.
“I fondi, già allocati nel bilancio 2022, sono stati anticipati di un anno – spiega Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega -. Si tratta di un segnale preciso nei confronti del territorio del vimercatese, che da tempo chiede la realizzazione di un’opera infrastrutturale di collegamento con il sistema metropolitano milanese”. La decisione arriva dopo l’ultima seduta della commissione Trasporti convocata giovedì 29 ottobre dal suo vicepresidente e consigliere leghista Andrea Monti a cui hanno partecipato i sindaci dei 6 Comuni brianzoli coinvolti, l’assessore di Milano alla Mobilità Marco Granelli e l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi.
Ma durante la seduta è emerso che la metrotranvia non è ancora su un binario sicuro perché – riporta il consigliere Monti – l’assessore Granelli non avrebbe smentito che tra le valutazioni ancora aperte per il Comune di Milano ci sia anche quella del prolungamento dei treni della M2 fino ad Agrate, in alternativa alla linea di tram che arriverebbe invece fino a Vimercate. “Granelli, a mia domanda specifica se fossero tutti d’accordo sul progetto della metrotranvia – sostiene Monti – rispondeva affermando che in meno di 2 settimane avrebbero sciolto qualsiasi riserva, comunicando quale fosse la scelta progettuale su cui puntare. Ora il tempo sta scadendo, i soldi della Regione ci sono, non vorremmo che si scoprisse il bluff del Pd milanese. Ad oggi non sappiamo chi finanzierà la realizzazione dell’opera, quanti soldi metteranno i Comuni, quanto Milano e quanto il governo”.