Zona rossa, l’ira di Fontana contro Conte: “Uno schiaffo in faccia alla Lombardia”

Il Premier Giuseppe Conte ha parlato: la Lombardia è ufficialmente nella zona rossa. Nessuna esitazione, nessuna ulteriore proroga: il Dpcm entrerà in vigore da venerdì 6 novembre.
Il Premier Giuseppe Conte ha parlato: la Lombardia è ufficialmente nella zona rossa. Nessuna esitazione, nessuna ulteriore proroga: il Dpcm entrerà in vigore da venerdì 6 novembre. La comunicazione è stata data in tarda serata, nel corso di una conferenza stampa indetta alle 20.30 circa.
Il provvedimento ha lasciato l’amaro in bocca nel presidente della regione lombarda che, dopo vari appelli volti a rivedere la posizione del territorio, ha appreso del nuovo lockdown light non senza contestazioni.
“Comunicare ai lombardi e alla Lombardia, all’ora di cena, che la nostra regione è relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo è grave, ma inaccettabile. A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”. ha detto Fontana, commentando le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, dunque – conclude Fontana – non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”.