Covid-19, anche a Monza i primi 50 sanitari vaccinati: data storica al San Gerardo

27 dicembre 2020 | 17:44
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Covid-19, anche a Monza i primi 50 sanitari vaccinati: data storica al San Gerardo

Partita la campagna vaccinale. Nel giro di un mese ai primi 5000 sanitari a Monza e Brianza. Si teme però una terza ondata.

Anche a Monza è partita la campagna vaccinale contro il Covid-19. La prima ad essere stata vaccinata è  Silvia Crippa, la referente per l’Asst di Monza per le vaccinazioni. “In tre settimane saranno sottoposti tutti i sanitari dell’Asst di Monza” – annuncia il direttore Mario Alparone, che spiega come proseguirà il piano: “1900 dosi saranno destinate agli operatori della varie croci, altre 1900 a quelli che operano nelle residenze per anziani. In totale 5000 persone entro un mese.”
Dalla difesa, con mascherine e gel, all’attacco del Covid-19 con il vaccino. L’ospedale San Gerardo è stato scelto tra gli hub (65) dove si inizia la campagna. Sia Vimercate sia Monza hanno a disposizione gli speciali frigor che servono per la conservazione a bassissime temperature, -75 gradi, del antidoto contro il Coronavirus prodotto da Pfizer Biontech.

In Lombardia i primi vaccinandi saranno 336.076. E oggi, 27 dicembre, nella giornata storica del Vaccine day (v-day o detto anche vax-day) a Monza sono state vaccinate, dopo la dottoressa Crippa, altri 49 appartenenti al personale sanitario della Brianza, equamente suddivisi tra Asst di Monza e di Vimercate. In totale in questa prima fase si arriverà a 23mila persone in provincia di Monza e Brianza e 33.700 quelle appartenenti all’Ats della Brianza. E mentre le prime dosi venivano inoculate, i direttori delle Asst, oltre ad Alparone c’era anche Del Sorbo per quella di Vimercate, e il dr. Silvano Casazza, in rappresentanza dell’ATS, presentavano alla stampa e alle autorità presenti, dal sindaco, Dario Allevi, al vice presidente di Regione Lombardia, passando per i vertici delle forze armate, c’erano tutti, il piano vaccinale. “Tra i medici il 90% è disponibile, solo il 10% ha espresso parare negativo” – rivela Carlo Maria Teruzzi, il presidente dell’ordine dei dottori – Spero che anche questa percentuale di scettici, cambi idea. Deontologicamente è inammissibile ciò. Non dimentichiamo che il Covid ha ucciso finora ben 270 medici.
Per raggiungere l’immunità di gregge abbiamo bisogno che almeno 80% della popolazione lo faccia.”

Al momento però, un sondaggio tra le mani del sindaco, Dario Allevi, mette in luce che solo il 47% della popolazione è favorevole, il 53% è contrario o disponibile a farlo solo se dovesse essere obbligatorio. Ma siamo solo all’inizio di questa nuova strada, che si spera ci possa riportare alla vecchia normalità, come ha sottolineato Martina Cambiaghi, assessore regionale allo Sport e ai giovani.

Questo vaccino è sicuro ed efficace – ha affermato la dottoressa Cristina Messa, primario del San Gerardo oltre ex rettore della Bicocca, che ha aggiunto – Questo risultato arrivato in tempi record è frutto della ricerca mondiale: mai così tante risorse sono state dedicate ad un obiettivo comune, che è stato raggiunto anche grazie al livello raggiunto in questi ultimi anni di lavoro.” A mettere l’accento sulla parola scienza anche numero due di Regione Lombardia, Sala, che ha affermato: “La Lombardia è la prima regione farmaceutica d’Europa e qui c’è l’Università che fa il maggior numero di pubblicazioni scientifiche d’Italia, la Bicocca. Chiedo a tutti gli scettici di non dare retta alla fake news, ma di documentarsi proprio attraverso le pubblicazioni per farsi un’idea.”

Ci sarà una terza ondata e sarà peggio della seconda, in quanto quest’ultima era partita da un livello quasi assente di virus. Adesso gli ospedali sono ancora pieni – annuncia Mario Alparone, “Siamo pronti, però, soprattutto è pronto il sistema Brianza, che ci ha permesso di rispondere in maniera adeguata sia alla prima, sia alla seconda.”

“Anche io che sono sempre stato contrario alle vaccinazioni, dopo aver vissuto sulla mia pelle la malattia, mi vaccinerò – ha testimoniato infine Alessandro Manzoni, infermiere che è stato fin da subito in prima linea per aiutare chi si era ammalato.

La campagna vaccinale è partita in tutto il mondo, ma ciò non significa che si debba abbassare la guardia e neppure le mascherine, per ora.