Varedo, l’opposizione esce dall’aula. M5s e Pd ai ferri corti con l’amministrazione

A Varedo nuovo scontro tra maggioranza e opposizione, che non vota il bilancio e accusa la Giunta di poca trasparenza
Sale la tensione tra maggioranza (Lega) e opposizione a Varedo. Non hanno partecipato al voto del bilancio consolidato ed escono dall’aula, almeno virtualmente, i consiglieri di opposizione Stefano Guagnetti (M5S) e Stefano Zini (Pd), durante la seduta consiliare dello scorso mercoledì 25 novembre. “La giunta Vergani dimostra per l’ennesima volta la poca considerazione che ha per l’opposizione, per il consiglio comunale e quindi per tutta la cittadinanza di Varedo. Per questo motivo – spiegano i due consiglieri di opposizione – abbiamo maturato questa decisione: non si può votare per un bilancio senza tenere in conto il parere negativo che il revisore dei conti ha espresso in merito al bilancio della Fondazione la Versiera. Pretendere il contrario è l’emblema della poca trasparenza della Giunta Vergani, che non a caso ha informato solo all’ultimo i membri della minoranza”.
Sono parole risolute. Non lasciano spazio a dilazioni. “Inoltre – chiosano Guagnetti e Zini – questa amministrazione fa per mezzo stampa dichiarazioni d’intenti chiedendo il nostro aiuto per la composizione di un nuovo CDA della Fondazione la Versiera. Ritengo – dichiara Guagnetti – questa richiesta come una mera operazione di marketing politico fine a se stessa. Chiedono aiuto, ma non condividono i documenti. Attaccano la minoranza accusandoci di sterili polemiche, solo perché ormai non sanno più cosa dire”. Le parole del consigliere pentastellato si inseriscono nel solco di quanto Zini asserisce: “La maggioranza, da che mi risulti, sembra non aver mai avuto intenzioni chiare e trasparenti nei nostri confronti. Al contrari ha sempre dichiarato di voler decidere da sé e – commenta sardonico – si sono visti i risultati”.
Insomma, secondo l’opposizione gli effetti della giunta Vergani si palesano proprio nell’amministrazione della villa Bagatti: “Semplicemente non c’è mai stata. Anni di amministrazione del centro Destra hanno finito col togliere un bene storico ai legittimi proprietari, i cittadini”.
Poi, mettendo sul tavolo un’offerta finale, una sorta di armistizio, Zini tira la sua stoccata finale: “Con la richiesta di nullità degli atti, la Giunta ha condannato la villa a morte. Per questo – conclude Zini -, se l’amministrazione vuole davvero il nostro aiuto siamo disposti a darlo, ma alle seguenti condizioni: o Vergani prende coraggio e si dimette oppure, assieme alla sua Giunta, ritiri i contenzioni legali. Questo perché i due ricorsi in appello portati avanti dall’amministrazione, dopo che il giudice ha già dichiarato che non sussistono i fatti, non fanno altro che peggiorare il destino di un bene, pagato a caro prezzo dai cittadini. È quindi giunto il momento di passare ai fatti. Quelli concreti, per l’interesse comune di tutta la cittadinanza di Varedo”.