Villasanta, area Lombarda Petroli: si riunisce il Consiglio di Stato. Tra due mesi il verdetto

7 dicembre 2020 | 12:22
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Villasanta, area Lombarda Petroli: si riunisce il Consiglio di Stato. Tra due mesi il verdetto

Giovedì 3 dicembre si è tenuta l’attesa udienza davanti ai giudici della IV Sezione del Consiglio di Stato, chiamati a decidere della controversia che vede contrapporsi la Lombarda Petroli s.r.l., e il Comune di Villasanta.

Giovedì 3 dicembre si è tenuta l’attesa udienza davanti ai giudici della IV Sezione del Consiglio di Stato, chiamati a decidere della controversia che vede da tempo contrapporsi la Lombarda Petrolis.r.l., proprietaria dell’area omonima e il Comune di Villasanta. In gioco c’è il futuro di un terreno di 160mila metri quadrati sul quale si progetta di costruire qualcosa di utile per la collettività. Ma che cosa esattamente?

Di questo si discute da anni, e su questo verte la controversia arrivata davanti ai giudici di Palazzo Spada. Da un lato, il Comune di Villasanta, che col PGT del 2019, ha previsto la realizzazione di attività produttive e commerciali e la destinazione di 90mila metri quadrati a standard, ossia ad usi collettivi: verde, ciclabili, parcheggi ecc. Dall’altro, la Lombarda Petroli s.r.l., che invece vuole siano previsti edifici residenziali e chiede sia ridotta la previsione di standard.

C’è già stata, il 20 aprile scorso, una sentenza del TAR Lombardia, che ha dato ragione al Comune per quel che riguarda la destinazione ad attività produttive e commerciali e ha invece accolto le richieste della Lombarda Petroli quanto alla riduzione degli standard.

Ma sia la società che l’Amministrazione hanno ricorso in appello, ciascuna per la parte in cui era risultata soccombente. E così si è arrivati all’udienza del 5 dicembre. La conseguente decisione del Consiglio di Stato è attesa entro due mesi.

Se il Comune di Villasanta vincerà su tutta la linea, le previsioni concernenti l’area potranno considerarsi definitive – per quanto possono essere definitive delle scelte urbanistiche – e su questa base andrà cercato un qualche operatore pronto ad attuarle. E cioè a bonificare e riqualificare quei 160mila metri quadri dove giacciono, inutili e pericolosi, i relitti e i residui inquinanti di una stagione che è stata anche importante per Villasanta e addirittura per l’economia nazionale ma che a livello territoriale va chiusa quanto prima.

Se, invece, il giudice amministrativo dovesse dare in parte o addirittura in tutto ragione alla Lombarda Petroli, le scelte del PGT dovranno essere riviste e solo dopo si potrà pensare alla bonifica e alla riqualificazione.

La storia passata

Dal 1939, sui terreni oggetto della controversia era sorto il nucleo centrale di una grande raffineria che riforniva tutto il Nord Italia, dando lavoro a più di 200 dipendenti e che si estendeva su un’area di più di 300mila metri quadri le cui porzioni marginali sono già state recuperate. Ma dalla metà degli anni Ottanta essi divennero mero luogo di stoccaggio di prodotti petroliferi fino al disastro del 23 febbraio del 2010 quando, alle tre di mattina, 1600 tonnellate di gasolio e 800 di olio combustibile si riversarono fuori dalle cisterne per finire nel sottosuolo e nel Lambro e poi in parte addirittura nel Po. Da allora, totale abbandono, malgrado già nel 2004 un piano particolareggiato avesse previsto la bonifica e la riqualificazione. Vana, finora, l’attesa di qualcuno che si facesse carico di intervenire realizzando un qualche insediamento significativo in sostituzione della boscaglia progressivamente sviluppatasi.

Articolo di Carlo Codini