Roxy di Arcore, intervista dopo la protesta e la multa. Ecco cosa è successo

17 gennaio 2021 | 16:01
Share0
Roxy di Arcore, intervista dopo la protesta e la multa. Ecco cosa è successo

Il Roxy è uno dei pochi ristoranti ad aver aderito alla protesta di “Io apro”.

Sono tanti i messaggi di solidarietà arrivati al ristorante pizzeria Roxy di Arcore, multato dopo aver aderito lo scorso venerdì 15 gennaio alla manifestazione di protesta “Ioapro1501“.

A poche ore dai fatti, i titolari dell’attività, situata in via San Martino nel comune di Arcore, ringraziano in primo luogo clienti e amici, che non hanno fatto mancare il loro supporto, soprattutto in un momento di grande difficoltà. Ecco il video registrato in particolare Hany Ayoub. Le attività della ristorazione rientrano, infatti, in una delle filiere maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19 e dalle restrizioni per il suo contenimento.

I fatti

Si era conclusa con l’intervento delle forze dell’ordine la prima e simbolica serata di  “Io apro 1501” per il Roxy di Arcore. Un intervento massiccio, con almeno sette auto dei carabinieri, che aveva rimandato a casa i clienti, una ventina secondo le ricostruzioni di alcuni testimoni. Attività multata, come previsto,  per aver violato le norme anti Covid. Da qui la polemica sui social: molti, vedendo le immagini, hanno temuto che visto il numero elevato di uomini delle forze dell’ordine intervenuto fosse successo chissà cosa.

Il gesto di protesta, in linea con la manifestazione nazionale del movimento “Io apro”, è costato al ristorante una sanzione pecuniaria e la chiusura dell’attività per tre giorni. “Saremo chiusi sabato, domenica e lunedì – racconta a MBNews il titolare del Roxy – ci vedremo quindi il prossimo martedì”.

“Grazie a chi ci ha supportato, ma anche alle forze dell’ordine”

“Vorrei ringraziare tutte le persone che ci hanno dato il loro sostegno. In particolare chi è stato multato ed era consapevole che avrebbe preso una multa prima di entrare. Oggi ho passato la giornata in negozio e ho ricevuto tantissime telefonate di coloro che volevano darci la loro solidarietà. Ringrazio, però, anche le forze dell’ordine, che sono intervenute e fatto il loro dovere in una maniera molto civile e molto rispettosa nei miei confronti e nei confronti dei manifestanti”.