Legge Bilancio 2021, webinar di Confimi: “Tante risorse ed incentivi per le imprese”

22 gennaio 2021 | 06:26
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Legge Bilancio 2021, webinar di Confimi: “Tante risorse ed incentivi per le imprese”

L’associazione imprenditoriale ha chiarito ai propri iscritti, ma non solo, le numerose possibilità inserite nell’ultima manovra. Dalla Sabatini ai crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, investimenti, formazione ed internazionalizzazione.

Il 2021 ci vede ancora coinvolti nel tunnel Covid-19. Mesi, forse anni, di incertezza e difficoltà ci aspettano anche nel prossimo futuro. Una prospettiva che certamente non favorisce lo sviluppo economico. Eppure c’è molta acqua pronta a passare sotto i ponti, pericolosamente fermi quando non già instabili, delle imprese italiane.

“La Legge di Bilancio 2021 è una manovra da 38 miliardi di euro e per le imprese ci sono una serie di incentivi ed agevolazioni, spesso anche più favorevoli rispetto allo stato attuale  – afferma Francesco Purificato, Area Credito e Finanza Confimi Apindustria Bergamo/Confimi Industria Monza e Brianza nel corso del webinar gratuito “La nuova legge di stabilità – tutti gli incentivi per le imprese” – la finanza agevolata, del resto, è anti-ciclica, quindi tende a rafforzarsi quando l’andamento economico è negativo”.

L’ultima Legge di Bilancio, approvata quasi in extremis a fine dicembre, presenta, quindi, molte misure economiche a favore soprattutto delle Pmi. Un mare magnum in cui le imprese di piccole e medie dimensioni, la quasi totalità del tessuto produttivo italiano e brianzolo, potrebbero far fatica a districarsi. Ecco perché Confimi Apindustria Bergamo e Confimi Industria Monza e Brianza, espressione locali di un’associazione imprenditoriale, che a livello nazionale riunisce 40mila aziende, con circa 500 mila addetti complessivi e un fatturato aggregato di circa 80 miliardi di euro annui, sono decise a porsi in un ruolo di supporto alle aziende proprie iscritte e non solo.

“Gli incentivi, messi a disposizione delle imprese dall’ultima manovra finanziaria, sono spesso cumulabili permettendo alle aziende investimenti importanti a condizioni molto vantaggiose – spiega Purificato (nella foto in basso) – i limiti sono quelli che non si può accedere a più di un aiuto di Stato e che l’intensità contributiva complessiva, di cui usufruisce l’azienda, si deve fermare quando si è raggiunto il 100% del valore del bene per cui si chiedono gli incentivi”.

LA SABATINI

Ha più di 50 anni di storia ed è stata più volte riproposta e modificata. La legge Sabatini è uno degli strumenti più noti per favorire l’acceso al credito delle imprese ed accrescere la competitività del sistema produttivo. Anche la Legge di Bilancio 2021 non può farne a meno. E la rende più conveniente per le aziende.

“Per la prima volta il contributo conto impianti a fondo perduto, che copre investimenti in beni materiali ed immateriali nuovi di fabbrica, dai macchinari alle attrezzature, viene erogato alle Piccole e medie imprese in un’unica soluzione e non più fino a 6 tranche come fino ad ora” annuncia Purificato.

“La Sabatini, che è un aiuto di Stato vero e proprio, copre il 7% del valore dell’investimento generico e il 10% di quello legato alla Transizione 4.0, il nuovo Piano nazionale che accompagna le aziende nel processo di transizione tecnologica e sostenibilità ambientale – continua – il massimale previsto per il contributo è di 4 milioni di euro per partita Iva o azienda”.

RICERCA E SVILUPPO

L’innovazione, il green e la digital transformation sono sicuramente una delle linee guide individuate anche dall’Unione europea per il Recovery Plan. Ecco perché il credito d’imposta ricerca e sviluppo assume nella Legge di Bilancio 2021 un’importanza sempre più strategica.

“La novità è che il contributo, 20% a fondo perduto per il 2021/22, ma con la possibilità che salga al 25% di intensità contributiva dopo l’approvazione di un apposito emendamento, viene erogato per tutte le spese in ricerca e sviluppo, relative al settore di mercato proprio dell’azienda richiedente, che hanno le caratteristiche della creatività, della difficoltà finanziaria e dell’esito incerto” afferma il Responsabile dell’Area Credito e Finanza Confimi Apindustria Bergamo/Confimi Industria Monza e Brianza.

Tra le spese che si possono coprire con questo contributo d’imposta ci sono, ad esempio, impianti e macchinari usati sperimentalmente, i costi di consulenza per marchi e brevetti. Le agevolazioni aumentano se l’azienda si affida ad enti come l’Università. E il prototipo frutto dell’agevolazione può essere venduto sul mercato al netto delle spese di ricerca e sviluppo. “Questo credito d’imposta, nato nel 2015, è tra i più apprezzati dalle aziende perché immediatamente fruibile, esentasse e capace di migliorare il conto economico delle aziende perché ne alza i ricavi” sostiene Purificato.

INVESTIMENTI

Il palinsesto dei crediti d’imposta si rivolge nello specifico, anche nella nuova Legge di stabilità, verso gli investimenti. Con una distinzione tra beni materiali ed immateriali relativi o non alla Transizione 4.0. “In quest’ultimo caso viene coperto, nel 2021 al 10%, il valore dell’investimento fino a 2 milioni di euro complessivi, ma se si tratta di smart working si sale al 15%, sempre fino a 2 milioni di euro e se riguarda software di base, non 4.0 quindi, solo per il 2021 è al 15% ma fino a un milione di euro di investimento” spiega Purificato.

Molto più favorevoli le condizioni di questo credito d’imposta se l’investimento è legato alla Transizione 4.0. “Si tratta di macchinari, impianti ed attrezzature che possono garantire la bidirezionalità, cioè essere gestiti anche da remoto restituendo in tempo reale i dati poi recepiti dal sistema informatico dell’azienda – chiarisce, nel corso del webinar, il Responsabile dell’Area Credito e Finanza Confimi Apindustria Bergamo/Confimi Industria Monza e Brianza – in questo caso, per il 2021, l’investimento fino a 2,5 milioni di euro viene coperto con un’intensità contributiva al 50% da recuperare in 3 anni”.

“Nel caso di software 4.0, quindi produttivi, gestionali e di logistica, nel 2021 l’intensità contributiva per investimento fino ad un milione di euro è del 25% rispetto al 15% che era la quota concessa nel 2020” continua.

FORMAZIONE 4.0

E’ essenziale nella Transizione 4.0, spesso anche in maniera più ampia di quanto un imprenditore possa avere contezza. “La formazione 4.0 non è solo quella in aula, per la quale non sempre c’è tempo nell’attività di un’azienda, ma è anche quella teorica, pratica ed on the job – afferma Purificato – la Legge di Bilancio 2021 garantisce un credito d’imposta, aperto a qualsiasi attività produttiva e dimensione d’impresa, che permette di recuperare il 50% dei costi in formazione per le piccole imprese, compreso il tutor e, probabilmente, la docenza esterna all’azienda, il 40% per le medie e il 30% per le grandi fino ad un investimento di 300mila euro”.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

L’export è da anni uno dei fiori all’occhiello del sistema economico italiano e brianzolo. Il Covid ha colpito duramente questo settore. Anche per questo l’ultima Legge di stabilità cerca di intervenire per porre, almeno parzialmente, rimedio. “Sono previsti 1.5 miliardi di euro per SIMEST (società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione delle loro attività, Ndr) con un mix di finanziamenti agevolati e a fondo perdutoper il Made in Italy fino a 2,8 milioni di euro” afferma il Responsabile dell’Area Credito e Finanza Confimi Apindustria Bergamo/Confimi Industria Monza e Brianza.

“I finanziamenti agevolati, da restituire in 6 o 7 anni con 2 di pre-ammortamento, hanno un’intensità contributiva del 20% e tassi dello 0,059% – aggiunge – per SIMEST prevista anche una linea di patrimonializzazione con contributo per le aziende esportatrici abituali fino ad 800mila euro di cui la metà a fondo perduto ed il resto a fondo agevolato”.