M19, la cabina sanificante che uccide il Covid. A Monza, la prima lavanderia dove trovarla

Una macchina, simile ad un’asciugatrice, che ha la capacità di uccidere il virus in venti minuti. Manca la certificazione ma i risultati sono ottimi e intanto nasce una start up che porterà questa cabina sanificante a Monza
A guardarla sembra una semplice asciugatrice ma in realtà è una cabina sanificante rotatoria e la sua funziona è quella, grazie ad un mix di calore e ozono, di debellare completamente ogni traccia di virus o batterio e di rigenerare così, le mascherine, che possono essere ri-utilizzate come fossero nuove tra le cinque e le dieci volte. Ciò significa: risparmio economico, sull’acquisto di mascherine, e più attenzione all’ambiente, grazie al minor spreco.
M19, così si chiama la cabina sanificante, porta il marchio Made in Brianza perché a progettarne il prototipo è Luigi Mandelli, monzese e vicepresidente dell’azienda di famiglia Mentasti, che da oltre cent’anni si occupa di produzione di macchinari tessili.
“Durante il primo lockdown avevo letto che il Politecnico insieme all’ospedale Sacco di Milano e il ministero dell’Interno stavano testando un essiccatore per la sanificazione dei presidi sanitari – ci spiega Luigi Mandelli – noi produciamo i migliori macchinari sul territorio e allora mi sono detto: perché non produrre una macchina che possa rispondere a pieno a questa esigenza?”. Nasce così il primo modello di M19, che oggi si trova presso il comando dei Vigili del Fuoco di Milano dove sono stati effettuati i primi test con risultati eccellenti: in circa venti minuti questa macchina sanifica completamente una mascherina, uccidendo il virus grazie ad una combinazione di ozono, raggi Uvc, calore, vapore saturo e perossido di idrogeno nebulizzato.
Al via PoshWash, l’innovativo format di lavanderie automatiche
Manca ancora uno step per dare il via alla produzione di queste macchine e quindi alla commercializzazione: la certificazione.
“La burocrazia rappresenta sempre l’ostacolo più grande – spiega Mandelli – M19 si venderebbe benissimo negli ospedali pubblici ma dobbiamo aspettare l’ok definitivo del ministero, speriamo la situazione si sblocchi in fretta”.
Soprattutto, in vista della nuova piega che sta prendendo il virus con la nuova variante arrivata dall’Inghilterra ma soprattutto perché – come sottolinea l’ideatore di questa start up innovativa – “ l’uso delle mascherine rimarrà nelle nostre abitudini per molto tempo e questa macchina non si adatta bene all’uso negli ospedali, ma è validissima anche per privati o aziende”.
Infatti, mentre il primo prototipo della cabina sanificante è già in uso alla centrale dei Vigili del Fuoco di Milano, Luigi Mandelli sta già lavorando alla realizzazione della sua gemella perché l’obiettivo è di introdurre queste macchine nella catena di lavanderie automatiche PoshWash che, secondo Crowdfund.me, è una delle start up più promettenti in Italia. Infatti, il neo-nato progetto di Luigi Mandelli, lanciato sulla piattaforma di raccolta fondi pochi mesi fa, ha già raccolto mezzo milione di euro!
“Oggi ci sono cinque punti vendita ma contiamo di arrivare ad una ventina con l’inizio dell’anno nuovo – conclude il Ceo & Founder di PoshWash – anzi: posso già dire che a febbraio verrà aperto a Monza il primo punto vendita PoshWash in via libertà”.
Perché investire in questa start up?
Quello di PoshWash è un concept innovativo che, attualmente, non vede concorrenti perché non esistono tecnologie simili, sia dal punto di vista dei macchinari a basso consumo sia di tecnologie a riscaldamento ibrido, sia per i nuovi macchinari per la sanificazione.
PoshWash è un investimento in un settore in crescita, fisiologicamente poco rischioso e dai margini elevati. Le prerogative dei macchinari, del design italiano dei negozi, della ricerca e sviluppo in tema di riduzione dei consumi e l’esperienza di Mentasti, lo rendono un format unico e difficilmente replicabile
Investire in questo business, quindi, può costituire una ottima scelta di diversificazione, in un settore di “economia reale” promettente, dai rischi limitati e in grado di generare un ritorno concreto e importante,.
C’è tempo ancora fino al 4 gennaio per diventare investitori di questa promettente start up acquistando una piccola quota, basta collegarsi al sito di Crowdfundme e seguire la campagna di Equity Crowdfinding dove si trovando tutte le informazioni dettagliate e i traguardi raggiunti da PoshWash!