Scontro tra opposizione e Giunta in materia di urbanistica. “Si ipoteca il futuro della città”

26 gennaio 2021 | 14:25
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Scontro tra opposizione e Giunta in materia di urbanistica. “Si ipoteca il futuro della città”

A generare una nuova frizione tra le parti sono le scelte in materia di urbanistica portate in aula dall’Amministrazione monzese.

Il consiglio comunale ancora terreno di scontro tra minoranza e Giunta Allevi. A generare una nuova frizione tra le parti sono le scelte in materia di urbanistica portate in aula dall’Amministrazione monzese.
La delibera discussa ieri sera, 25 gennaio, interessa 44 aree cittadine. + 20/25% dei diritti edificatori; esenzione dell’obbligo di reperimento di aree per servizi e attrezzature pubbliche e di interesse pubblico,; interventi in deroga a quanto previsto dagli strumenti urbanistici comunali vigenti e adottati e ai regolamenti edilizi: questi i punti salienti di documento.
Ferma l’opposizione da parte del Partito Democratico che, senza troppi giri di parole, ha definito il provvedimento di “forte impatto negativo in termini urbanistici, economico/finanziari per il comune, di qualità della vita per i cittadini”.
“Ma non solo: se i proprietari delle aree non interverranno, nei tempi stabiliti, a riqualificare le aree, il Comune dovrà provvedere in via sostitutiva e per questa ragione mettere sin da subito a bilancio e bloccare risorse pubbliche a garanzia. Risorse pubbliche che pertanto non potranno essere spese per quello che più serve: scuola, servizi sociali, cultura, viabilità. – spiega il Pd –  Nell’elenco, poi, non compaiono le molte altre aree pubbliche che necessitano di interventi urgenti di bonifica e riqualificazione: per esempio la scuola Citterio e i giardinetti adiacenti, l’ex-lavatoio. Infine si tratta, come prevede la legge regionale, di “aree dismesse con criticità” per ragioni di “salute, sicurezza idraulica, problemi strutturali che pregiudichino la sicurezza, inquinamento, degrado ambientale e urbanistico-edilizio”? Per farsi un’idea basta guardare l’elenco delle aree… In sostanza, per fare l’interesse di pochi si ipoteca il futuro della città”.
Dello stesso parere anche la lista civica “Civicamente”: “La giunta Allevi ha perso una grandissima occasione. Avrebbe potuto rivoluzionare il metodo di lavoro e innescare un vero e trasparente processo partecipativo coinvolgendo cittadini e comitati, e non solo in privati interessati. In questo modo si rinforzerà tra i monzesi l’idea che l’urbanistica in città, da parte di tutti i partiti di destra e di sinistra, venga utilizzata come strumento per favorire gli “amici” e allargare il proprio consenso elettorale. Peccato” ha commentato il capogruppo Paolo Piffer.
Diversa la posizione della maggioranza. “Le delibere sulla rigenerazione urbana che stiamo votando in Consiglio hanno due obiettivi precisi. Il primo è quello di recuperare le aree dismesse e abbandonate, vere e proprie “ferite” per la città di Monza, togliendo questi ambiti dal degrado in cui versano da anni. Il secondo obiettivo è la salvaguardia del verde, realizzata attraverso incentivi per chi costruisce su aree già cementificate. Tutto il contrario cioè di quanto affermano le opposizioni, che puntano il dito su queste tematiche in mancanza di altri argomenti e probabilmente perché sentono l’avvicinarsi delle elezioni. Queste delibere non stravolgono nulla: le aree agricole resteranno agricole, così come le aree commerciali o edificabili manterranno la loro vocazione e destinazione d’uso previste dal PGT. Abbiamo inoltre presentato due ordini del giorno che puntano a garantire una sufficiente dotazione di servizi non solo nelle aree di rigenerazione, ma anche per gli edifici oggetto di dismissione o degrado. Siamo infatti del parere che la qualità di vita del cittadino monzese debba sempre occupare il primo posto.” ha commentato il consigliere della Lega, Cesare Gariboldi.
Foto d’archivio, scattata prima della pandemia.