Politica

Monza, urbanistica. Il Pd: “È allarme cemento: stasera la discussione in Consiglio” 

Sul piatto il tema delle aree dismesse, dei progetti per la loro riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente a Monza.

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Si prepara alla serata dell’11 gennaio il gruppo consiliare del Partito Democratico di Monza, mettendo i puntini sulle “i” rispetto alle due importanti delibere che verranno discusse in sede di consiglio. Sul piatto il tema delle aree dismesse, dei progetti per la loro riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente, commentati a poche ore dalla discussione in aula, da alcuni membri del Pd monzese in una conferenza stampa online che si è svolta nella mattinata di sabato 9 gennaio.
Una call per denunciare non solo le proposte di delibere e le conseguenze che potrebbe avere sul tessuto urbanistico cittadino, ma anche la visione di città della giunta che, a detta dei dem, è “parziale e distorta” e che “non valuta pericolose ricadute”.

Riva: “Quali le ricadute per cittadini e Comune?”

Saranno discusse in Consiglio Comunale questa sera le due delibere che sono destinate a dividere il consiglio comunale della città di Monza. Nello specifico, si tratta di delibere inserite nel quadro di interventi urbanistici garantiti dalla Legge Regionale N.18 del 26 novembre 2019, che apre a misure di semplificazione ed incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

“È evidente – commenta Egidio Riva, capogruppo del PD monzese – che siamo favorevoli ad interventi per recuperare il patrimonio edilizio dismesso, ma non siamo d’accordo sulla visione distorta e parziale che l’attuale amministrazione vuole dare con questi due provvedimenti. Non è chiaro quali saranno le ricadute per i cittadini e anche per le casse del Comune”.

“La legge regionale – prosegue Riva – è già di per sé potenzialmente problematica per le amministrazioni, perché delega a iniziative private la responsabilità e la gestione di territori appartenenti alla comunità e concede sconti sul costo e una velocizzazione delle procedure, anche in deroga al PGT. Il rischio? Una colata di cemento sulla nostra città, che trasformerebbe Monza in una città dormitorio, periferia di Milano”.

“Premialità nell’ordine del 20/25% sui diritti edificatori per 44 aree della città porteranno a scardinare il tessuto urbanistico monzese – prosegue Marco Lamperti, consigliere comunale PD. – Inoltre, l’esclusione del reperimento di aree a servizi creerà interi quartieri dormitorio. Aggiungo anche che molte delle aree incluse in queste delibere non sono dimesse e non presentano le criticità che la legge prescrive per avere questo tipo di premialità; alcune ospitano anche attività artigianali e piccolo-industriali che rischiano di vedersi compromesse ed espulse se verranno approvati tali provvedimenti, con un enorme danno per il tessuto economico cittadino”.

Sulle delibere che verranno discusse questa sera, aveva espresso alcune perplessità anche gli attivisti del movimento Fridays For Future Monza, chiedendo maggiore attenzione per il verde in città, nonché investimenti per giovani e sociale. Ne abbiamo parlato su MBNews.

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