ASST Brianza, le proposte del Pd: “Serve un confronto territoriale: sì alla visione d’insieme” 

7 gennaio 2021 | 09:26
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ASST Brianza, le proposte del Pd: “Serve un confronto territoriale: sì alla visione d’insieme” 

Il Partito Democratico di Monza e Brianza ha prodotto un documento “per far sì che la nostra ASST non sia un’occasione mancata”.

Un tavolo, seppur virtuale, per parlare dello stato dell’ASST Brianza. Così il Partito Democratico di MonzaeBrianza chiama a raccolta una delegazione di amministratori locali del centro-sinistra per dialogare con loro e capire insieme le necessità medico-sanitarie dei territori, duramente colpiti dalla seconda ondata dell’emergenza Covid-19. Una diretta Facebook che ha coinvolto Gigi Ponti, consigliere regionale del PD, i Sindaci di Seregno, Desio e Lissone, Alberto Rossi, Roberto Corti e Concettina Monguzzi, e Cherubina Bertola, già Vicesindaco di Monza, ora Presidente della Direzione PD Monza e Brianza. A tenere le fila delle riflessioni il Segretario provinciale, Pietro Virtuani.

“ASST Brianza rischia di essere una scatola vuota, non una occasione per rilanciare i servizi per i cittadini di Monza e Brianza – ha commentato Virtuani, in apertura del dibattito. – La Regione Lombardia, guidata dalla Lega, sta portando a casa risultati, a nostro parere, troppo deludenti per i cittadini lombardi. Dicono di voler intercettare le esigenze del territorio, ma noi quel dialogo noi non lo vediamo. Per questo come PD, insieme a Sindaci e Amministratori, attraverso un lavoro di ascolto e confronto con più soggetti, abbiamo preparato un documento nel quale enunciare quelle che per noi sono le priorità per la sanità della nostra provincia”.

Le richieste dei Sindaci: “Dobbiamo capire che risorse ci sono”

“Sulla questione sanità serve una visione unitaria in Brianza, ma per far ciò abbiamo bisogno di un indirizzo ben preciso – ha continuato Gigi Ponti, già Presidente della Provincia e ora consigliere regionale al Pirellone. – Questa sperata “visione unitaria” non è avvenuta, le nostre richieste in Regione sono rimaste inascoltate. Ho chiesto personalmente all’Assessore Gallera di poter conoscere gli indirizzi e tutt’ora non ho in mano un documento di indirizzo. Il lavoro però c’è stato, ma senza il coinvolgimento di tutti. Mancano i contenuti e le risorse. Non voglio fare la critica per la critica: vogliamo che gli ospedali di riferimento abbiano una loro vocazione, un loro indirizzo, una loro prospettiva”.

“Per dare un senso alla medicina territoriale di cui tanto si parla servono risorse – ha aggiunto Concettina Monguzzi. –  Chiediamo di capirle: in termini di risorse umane, di luoghi a disposizione, di cifre stanziate. Se non si sanno queste cose ci riempiamo la bocca e basta, rimane tutto sulla carta. Bisogna inoltre coinvolgere i medici di medicina generale e i Sindaci, che sono erogatori di servizi e che devono essere messi in rete con il mondo della sanità”.

Il documento riassuntivo con tutte le proposte del Partito Democratico MB è disponibile qui.