Arcore, la Lega lancia l’allarme: “A rischio la sede della Polizia Stradale”

20 febbraio 2021 | 10:39
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Arcore, la Lega lancia l’allarme: “A rischio la sede della Polizia Stradale”

Stando a quanto riportato nell’interrogazione parlamentare presentata recentemente da Massimiliano Capitanio, deputato leghista, la città di Arcore potrebbe rimanere senza il presidio di polizia.

Stando a quanto riportato nell’interrogazione parlamentare presentata recentemente da Massimiliano Capitanio, deputato leghista, la città di Arcore potrebbe rimanere senza il presidio di polizia.

Come emerge nel documento, da alcune carte esaminate da Capitanio, il Ministero dei Trasporti e  la società autostradale Milano Serravalle starebbero valutando l’ipotesi di costruire una nuova sede per la stradale a Carugate, che sostituirebbe quella di Arcore.

Le parole del leghista

“Sono molto preoccupato dal fatto che Arcore potrebbe perdere la storica sede della Polizia Stradale – ha dichiarato il deputato. “E per questo ho presentato un’interrogazione urgente alla Camera. Mi ero già interessato in passato delle condizioni non certamente invidiabili della sede di via Monte Bianco, di proprietà del Comune, e sono venuto a conoscenza di un fitto carteggio tra Ministero dei Trasporti e Milano Serravalle. In sostanza si sta valutando la costruzione di una nuova caserma della Polstrada per garantire un idoneo pattugliamento di autostrade e tangenziali nell’area Nord Est. Il nuovo edificio potrebbe sorgere sull’ex area di servizio a Carugate Est. La sede di Arcore, di proprietà del Comune, potrebbe essere acquistata e riqualificata da Milano Serravalle, ma nei documenti che ho avuto modo di visionare presso il ministero viene giudicata ‘poco funzionale e non idonea’. E’ chiaro che se venisse costruita una nuova caserma a Carugate, difficilmente verrebbe garantito anche il presidio di Arcore. L’ultima lettera è di inizio febbraio: il Comune ne è al corrente? Ha intenzione di fare qualcosa? Come Lega faremo di tutto per fare chiarezza e per non far perdere alla città un presidio di sicurezza presente dalla fine degli anni Settanta”.

Si attende ancora una risposta che chiarisca la posizione dell’Amministrazione a riguardo. Nonostante le domande fatte, nessuna risposta dal Comune.