Briosco, ritrovata opera storica alla materna di Capriano: dopo il restauro ritorna “a casa”

22 febbraio 2021 | 05:59
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Briosco, ritrovata opera storica alla materna di Capriano: dopo il restauro ritorna “a casa”

Dieci anni fa la scoperta: un’opera d’arte unica nel mondo che è una fotografia scolpita della Capriano del 1926. Restaurata da un Maestro d’Arte, la Processione ora torna alla scuola materna del Paese

E’ stata sepolta chissà per quanto tempo, tra cumuli di polvere e suppellettili vari, la “Processione di Capriano”, un’opera scultorea risalente agli anni ’20 del ‘900 e ritrovata – per caso – da Rienzi Allegri, Presidente della Scuola dell’Infanzia Fratelli Casanova di Capriano di Briosco: 80 statuine di legno, alte da 6 a 20 centimetri, scolpite da un pezzo unico complete di baldacchino, stendardi, candelabri e croci che, oggi, può tornare a far sfoggio di tutta la sua bellezza grazie all’impeccabile restauro fatto dal Maestro d’Arte Claudio Fociani, brioschese d’adozione, che dopo tre lunghi mesi di lavoro restituisce l’opera al “legittimo” proprietario, l’asilo.

“Una decina d’anni fa, appena diventato Presidente della Scuola dell’Infanzia Fratelli Casanova di Capriano decisi di salire in soffitta per fare un po’ di pulizia. E’ stato proprio allora che mi accorsi di queste statuine datate 1926: mi accorsi subito della bellezza e della minuziosità con cui erano state realizzate, nonostante il tempo trascorso in soffitta – spiega Rienzi Allegri – Solo dopo anni di ricerche ho avuto la fortuna di incontrare Claudio Fociani, noto restauratore che ha scelto di farsi carico gratuitamente di questo lavoro: ho scelto di finanziare io tutto il materiale necessario al restauro di cui ci siamo occupati in molti, volontariamente, sotto la guida del Maestro”.

E ora, dopo tre lunghi mesi di lavoro, la “Processione di Capriano” è tornata ai suoi originari splendori.

“Un’opera di straordinaria bellezza e – specifica Claudio Fociani, che di arte se ne intende – unica al mondo”.

Una ‘fotografia’ di Capriano degli anni ‘20: l’opera di un organista

A guardarle queste statuine si rimane davvero impressionati dall’accuratezza con cui sono state realizzate, 80 personaggi non uno uguale all’altro “come se – commenta Rienzi Allegri – fossero state fatte prendendo spunto dagli abitanti del Paese in quell’epoca”.

E forse è proprio così. Siamo nel 1926, ma risale al secolo ancora precedente l’identità dell’autore di quest’opera: a scolpire le miniature fu Angelo Pozzi, caprianese classe 1881, allora organista della parrocchia ma anche, probabilmente, gestore di un’osteria del Paese: “ogni personaggio di questa statua ha la sua particolarità: chi ha la barba, chi è alto, chi basso, chi coi capelli chiari e chi con i capelli scuri – commenta il Maestro d’Arte – con ogni probabilità sono tutte persone realmente esistite all’epoca, non escluderei che il Signor Angelo Pozzi si fosse fatto dare delle fotografie degli abitanti per poter riprodurre fedelmente ognuno di loro”.

Altra particolarità che colpisce chi osserva l’opera, Processione con rito Ambrosiano come specifica Don Riccardo osservando la croci rivolte all’indietro,  è che le statuine ritrovate sono tutte scolpite solo da un lato perché, in origine, questa era una struttura circolare: i personaggi giravano su un piano in senso orario, al centro di questa rappresentazione era posta una riproduzione della Chiesa e al passaggio delle statuine, azionate da un ingranaggio meccanico, suonavano le campane. Sullo sfondo, probabilmente, c’era anche il Resegone. Parti però andate perse.

“Quest’opera veniva sicuramente esposta alle fiere di Paese. Quando mi sono state consegnate le statuine, erano ancora tutte intatte ma oramai irriconoscibili perché vi erano state passate più mani di colore e vernice, tanto che si era perso definitivamente il loro aspetto originale che ora invece abbiamo recuperato. Per sistemare ogni singola statuina ci è voluto un giorno e mezzo circa, senza l’aiuto di Rienzi Allegri e molti altri volontari, non ce l’avremmo mai fatta in soli tre mesi”, spiega Fociani.

Esposta all’Oratorio di Capriano di Briosco per essere presentata ufficialmente anche al Vescovo, ora la Processione di Capriano potrà tornare ufficialmente a ‘casa’, cioè nelle stanze della Scuola dell’Infanzia Fratelli Casanova dove è stata per anni, probabilmente donata – intorno agli anni ’70 – alle suore che prima gestivano la struttura.

“Siamo felici che i nostri bambini possano ammirare ogni giorno questo pezzo di storia, ma sicuramente l’opera tornerà anche ai caprianesi – commenta Rienzi Allegri, Presidente – insieme a Claudio Fociani abbiamo studiato una struttura base con delle calamite così da adattare l’opera in base alla location in cui verrà posta: dritta, a serpente, a semicerchio – continua – sicuramente, quando si potrà, la esporremo al pubblico per permettere a tutti di vederla, organizzeremo anche una inaugurazione ufficiale e un doveroso ringraziamento al Maestro che ci ha aiutato a riportare ‘in vita’ l’opera”.

Claudio Fociani, una vita per l’arte

Meriterebbe un articolo a parte Claudio Fociani, brioschese d’adozione e noto restauratore. Una vita passata letteralmente immerso dell’arte e di aneddoti da raccontare sul suo lavoro ne ha a non finire. E’ bastato entrare nel suo laboratorio – dove siamo stati ospitati per poter vedere in anteprima la Processione di Capriano – per rendercene conto. Dipinti e opere scultoree ovunque. E non quadri qualunque, no: una tela del ‘600, una copia di un Raffaello, foto ricordo di Fociani al lavoro alla Cappella di Saronno. E l’elenco potrebbe andare avanti ad oltranza.

La sua è una carriera iniziata a 16 anni, come garzone di bottega e poi andata avanti con successo fino all’età della pensione, che si sta godendo – per così dire, visto che c’è sempre un’opera che ha bisogno di lui – in quel di Capriano. Davvero lunga la lista dei “suoi” capolavori: dal restauro del “Cenacolo Vinciano”  di Milano, al “Duomo di Monza”.

Ma, nonostante questo, quando siamo stati a trovarlo, Claudio Fociani, che sulle sue 80 candeline ha già soffiato, era impegnato a redigere il suo curriculum vitae: non per offrirsi ad una posizione di lavoro, ovviamente, ma per consegnarlo al Sindaco di Briosco. Forse, in lontananza, si sente profumo di un fiore prestigioso, come la Rosa…